La storia del teatro al Museo Archeologico di Napoli
Dal 26 giugno evento di chiusura del Napoli Teatro Festival
23 Giugno 2009, 13:00
La Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e l’assessorato al Turismo della Regione Campania nell’ambito del progetto Sei viaggi in Campania 2009, proporranno, presso gli spazi espositivi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra “Il teatro antico e le maschere”, in occasione della chiusura del Napoli Teatro Festival Italia. L’evento è previsto dal 26 giugno al 31 agosto. Il percorso espositivo è articolato in quattro sezioni: alle origini del teatro, il teatro romano e i suoi generi, il teatro popolare e i luoghi teatrali in Campania. I curatori della mostra ripercorrono la storia delle origini del teatro, nella consapevolezza di come il teatro greco prima, quello romano poi, siano all’origine del teatro occidentale. In mostra, nella prima sezione, alcuni esemplari della ceramografia greca a figure nere (VI secolo a.c.) e rappresentazioni di Dioniso con i satiri, alcuni vasi dipinti con scene di grande realismo attinte alla vita quotidiana − impersonate dai fliaci − unica testimonianza superstite del genero comico. Nella seconda sezione sono presentate maschere di marmo e terracotta relative ai personaggi del teatro tragico e della commedia, affiancate da pitture parietali proveniente dagli scavi di Pompei ed Ercolano. Nella terza sezione viene presentato al pubblico, per la prima volta, un rinvenimento risalente alla prima fase degli scavi di Pompei: un gruppo di quindici maschere in gesso, a grandezza naturale. In questo gruppo di maschere è significativa la presenza di un Buccus, personaggio comico maschile della farsa atellana. Nella quarta ed ultima sezione il visitatore troverà la documentazione e tutte le notizie storiche utili che potranno indurlo a visitare i luoghi teatrali attualmente accessibili: il teatro di Neapolis, quello di Pompei con il piccolo Odeon, quello dell’area flegrea, i resti del teatro di Miseno e il piccolo edificio conosciuto con il nome di Sepolcro di Agrippina di Bacoli.
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