giovedì, 28 Marzo 2024

Irpinia, calo del 3% per le presenze estive

Resistono solo il turismo enogastronomico e quello religioso

Picchi negativi registrati in Irpinia dal punto di vista turistico: calo del 3% delle presenze estive. Tuttavia, nonostante l’emergenza rifiuti e i numerosi cantieri aperti un po’ ovunque, le perdite sono state contenute, visto che in altre zone della regione si è arrivati al 60%. Sono comunque cifre preoccupanti in un’area interna che da anni tenta di far decollare il comparto turistico, puntando sulle risorse ambientalistiche, paesaggistiche, storiche. A resistere solo il turismo enogastronomico e quello di tipo religioso. “Sono settori — spiega il neo assessore provinciale al Turismo Gaetano Sicuranza – che rappresentano per l’Irpinia punti di forza. Sono molte infatti le persone che giungono in provincia di Avellino per visitare i santuari o per gustare le tipicità de territorio. Ma si tratta di turismo — aggiunge Sicuranza – che si esaurisce in una sola giornata. Dobbiamo spingere i visitatori a prolungare il loro soggiorno. Solo così possiamo creare occasioni di sviluppo”. Intanto si pensa già alla stagione invernale: “Abbiamo già delineato un piano — spiega Sicuranza — basato sul progetto di distretto turistico di montagna che ci prefiggiamo di realizzare in tempi brevi”. 

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