Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli, presenta i dati di gennaio facendo emergere un crollo delle presenze dei turisti italiani con un calo che sprofonda al -9,6%, e con una lieve flessione di quelli stranieri, fermatasi al -1,1%.
Conseguenze anche nel settore degli operatori turistici con una diminuzione del 4,5% dei lavoratori a tempo indeterminato e del 7% di quelli a tempo determinato.
Secondo Naldi però non è solo la crisi economica a incidere sul turismo del territorio, ma anche le poche attrattive che la città offre, incentivando poco le iniziative culturali che potrebbero prendere il via anche nei mesi di gennaio e febbraio oltre a quelle previste durante la primavera o l’estate. Naldi invita le amministrazioni locali a incorniciare gli eventi in una Napoli nuova, non immersa nella crisi delle strade dissestate, dei bagni chimici e del caos dei trasporti, eliminando la tassa di soggiorno che costa al turista 2 euro al giorno: per una famiglia di 4 persone, 15 giorni di permanenza sono pari ad una spesa di 120 euro.
Gli albergatori, prendendo atto del trend negativo di inizio anno, sperano in una ripresa a partire dagli eventi del Forum delle Culture e dell’America’s Cup, affinché questi creino un ponte nel periodo compreso tra la primavera e l’estate, che di solito offre buone opportunità di guadagno all’intero settore del turismo cittadino.