sabato, 20 Aprile 2024

A Rimini inaugurato PART – Palazzi dell’Arte Rimini

Apre a Rimini PART, nuovo sito museale che unisce in un progetto unitario la riqualificazione a fini culturali di due edifici storici nel cuore della citta? e la collocazione permanente dell’eclettica raccolta di opere d’arte contemporanea donate alla Fondazione San Patrignano da artisti, collezionisti e galleristi.

Le porte di PART – Palazzi dell’Arte Rimini hanno aperto le porte questo weekend e con un anteprima giovedì 24 settembre alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del sindaco di Rimini Andrea Gnassi e della co-fondatrice della Fondazione San Patrignano Letizia Moratti.

Il nuovo sito museale si colloca all’interno del complesso monumentale medievale costituito dal duecentesco Palazzo dell’Arengo e dal trecentesco Palazzo del Podesta?, i due imponenti edifici contigui di grande rilevanza storica e architettonica che insieme a Palazzo Garampi, al Teatro Galli e alla Pescheria si affacciano sulla Piazza Cavour, cuore della citta?.

All’interno di questo contesto, interessato da un primo intervento di riqualificazione, trovera? casa la Collezione della Fondazione San Patrignano, raccolta di opere donate di affermati artisti contemporanei del panorama italiano e internazionale in costante espansione, avviata nel 2017.

Il restauro e il riadeguamento funzionale degli edifici sono stati realizzati dallo Studio AR.CH.IT guidato da Luca Cipelletti, che ha anche firmato la messa in scena e l’allestimento della Collezione di San Patrignano. Il progetto museografico segue e ricalca la natura eclettica della collezione come punto di forza e propone grazie a modalita? allestitive innovative una fruizione del contenuto estremamente libera, non scandita da un percorso di relazioni storico-critiche tra le opere. All’interno di PART le opere sono protagoniste: della relazione con gli spazi medievali del Palazzo dell’Arengo e del Podesta?, e della relazione con il visitatore .

Quest’opera di riqualificazione artistico-culturale della citta? e? stata resa possibile attraverso un intenso lavoro sinergico tra pubblico e privato sociale: l’intesa tra Comune di Rimini e Fondazione San Patrignano, grazie anche al prezioso contributo della Regione Emilia Romagna, ha permesso di dotare la citta? di un innovativo museo pensato per essere a un tempo occasione di avvicinamento all’arte contemporanea per il pubblico generale e strumento per valorizzare al massimo le donazioni ricevuti dalla comunita?.

“Quello del Part e? il maglio creativo che abbatte ogni barriera. E? lo spazio dell’impossibile che si fa possibile: passato, presente e futuro senza soluzione di continuita?, verso una direzione inedita. Ci sono meravigliosi palazzi della grande storia d’Italia; ci sono folgoranti opere d’arte internazionali; c’e? un capolavoro trecentesco in posizione spartiacque ma che, in realta?, dirige e miscela un’atmosfera magica in cui il particolare diventa universale. Tutto questo accade a Rimini, cioe? un luogo da anni percepito come simbolo di una contemporaneita? istantanea. Nel Part c’e? tanto di una Rimini, allo stesso tempo nuova e antica. Processi di rigenerazione urbana, in cui sono l’arte, la cultura e la creativita?, i motori di uno sviluppo finalmente fondato sulle relazioni e sul concetto piu? nobile di comunita?”, ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.

“Quello che celebriamo – ha commentato Letizia Moratti, co-fondatrice della Fondazione San Patrignano – e? un percorso sinergico che attraverso cultura e arte, alimenta un nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato. Un modello in grado di promuovere cultura, occupazione, sviluppo economico, riqualificazione urbana nel nome e per conto dell’innovazione, della qualita?, della responsabilita? sociale e della partecipazione allargata. Ringrazio la citta? di Rimini e il suo sindaco per aver creduto fin dall’inizio in questo progetto di alleanza virtuosa a cui San Patrignano contribuisce con la propria collezione d’arte, nata dall’idea, mutuata dalla tradizione delle fondazioni anglosassoni, di dotarsi di una risorsa patrimoniale per eventuali progetti di natura straordinaria. Tutte le opere, frutto unicamente di donazioni, affrontano temi chiave per San Patrignano, come l’emarginazione, il disagio sociale, l’accoglienza, la rinascita. Credo che questo progetto rappresenti un unicum nel suo genere e possa costituire uno stimolo per progetti simili in un paese come il nostro che dovrebbe costruire anche sulle leve dell’arte e della cultura una delle direttrici di sviluppo attuale e futuro”.

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