È rientrato l’allarme nella Riviera Romagnola per la presenza dell’escherichia coli nel mare. Fortunatamente i fuori norma sono rientrati sotto i limiti di legge ma il danno all’immagine è pesante, specialmente su un’economia già provata dalla pandemia.
“Valori molto tranquillizzanti – ha commentato l’assessora regionale all’Ambiente Irene Priolo – I cittadini potranno tornare a fare il bagno molto tranquillamente”. Nei giorni scorsi la Regione aveva dato disposizioni ai sindaci di vietare la balneazione in 28 tratti costieri, poi scesi a 22.
“Dobbiamo ammettere che il danno di immagine è stato enorme – ha detto il presidente della Confcommercio provinciale Gianni Indino – Nonostante il divieto sia durato solo un giorno, già questo è bastato per arrecare danni agli operatori del territorio, subito alle prese con le prime disdette alberghiere”.
Dello stesso avviso i sindaci di Rimini, Riccione, Bellaria-Igea Marina, Cattolica e Misano Adriatico che hanno chiesto approfondimenti scientifici a Regione, Arpae e Ausl dopo le prime disdette.
Secondo la Regione una presenza così estesa del batterio potrebbe essere stata causata dall’incrocio di fattori climatici inediti: la persistente temperatura ambientale e marina mai registrata prima, l’assenza di venti e lo scarso apporto dei mari per la siccità.