lunedì, 23 Dicembre 2024

Tassa soggiorno, il no degli albergatori di Reggio Emilia

Raccolta firme contro un tributo non necessario e inopportuno

Gli albergatori reggiani hanno dato il via ad una raccolta firme per dire no alla tassa di soggiorno. “La tassa di soggiorno – spiega Francesca Lombardini, presidente Federalberghi – è un tributo non necessario e inopportuno che colpisce i consumatori e ampi settori dell’economia locale prima ancora delle strutture ricettive”.
"La presenza dell’Imu e di altre tasse, oltre che la concorrenza tra le strutture sui prezzi, e la concorrenza tra Comuni vicini dove, l’applicazione o meno della tassa può favorire i territori che non ce l’hanno e non bisogna dimenticare che i primi a essere colpiti sono proprio coloro che si vorrebbe richiamare sul nostro territorio: cittadini che per lavoro, studio, necessità o turismo dovessero o volessero soggiornarvi”, ha aggiunto Vilder Canalini, coordinatore Assoturismo.
“La nostra categoria è in difficoltà. La tassa di soggiorno non può far altro che male alla nostra magra economia e non può far altro che indebolire le nostre strutture”, ha proseguito Umberto Sidoli, consigliere associazione provinciale albergatori di Confcommercio.
Le associazioni di albergatori, tramite una petizione, chiudono la porta al dialogo proposto dal sindaco Graziano Delrio, sottolineando la propria contrarietà all’imposta ventilata nel bilancio 2012 del Comune per un introito di 300 mila euro circa.

 

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