Rischia di chiudersi in perdita il 2010 per il turismo di Ferrara. Secondo i dati sulle presenze raccolti dall'osservatorio della Provincia la perdita si aggira attorno al 10%. Nei primi 6 mesi gli arrivi sono scesi del 9,4%, mentre le presenze hanno registrato un calo dell'8,8%. Un semestre da incubo, che ha visto defezionare soprattutto gli italiani. Negli alberghi la diminuzione degli arrivi è stata pari al 7,9%, mentre le presenze hanno toccato un -11%. Perdite più ingenti nelle strutture extralberghiere: -14,9% di arrivi e -8,7% di presenze. Ferrara, nel periodo fra gennaio e agosto, ha visto un calo di arrivi e di presenze rispettivamente pari al 2,3% e 8,3%. Il mese più disastroso è stato gennaio con un crollo del 16,9% rispetto al 2009. Il segno meno è stato costante fino a luglio dove gli arrivi sono aumentati del 9,1% e le presenze dell'1,6%.
"In luglio – fa notare Massimo Maisto, vicesindaco di Ferrara con delega al Turismo – si sono svolti 2 importanti congressi. Sono bastati questi due eventi per migliorare i dati". Tornando ai dati provinciali, sono soprattutto i sardi ad avere dato forfait. In un anno, le presenze sono crollate del 41,3%.
Invece, le politiche di promozione a carico della Provincia hanno dato ottimi risultati in Calabria: reggiani e cosentini sono aumentati del 29,8%. Per quanto riguarda i turisti stranieri, aumentano del 6,5% i tedeschi. Stabile il dato francese con presenze in aumento dello 0,1%, ma arrivi in calo del 2,6%.
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