giovedì, 12 Dicembre 2024

Al via stagione invernale sull’Appennino emiliano: Alberto Tomba testimonial

Tutto è pronto per la stagione invernale sull’Appennino emiliano romagnolo. Gli oltre 300 km di piste dei diversi comprensori, dal Cimone al Corno alle Scale, a Cerreto, ad altre località, apriranno ufficialmente per il ponte dell’Immacolata, meteo permettendo. Ambassador dell’Appennino è anche quest’anno è Alberto Tomba, che sulle piste emiliane ha imparato a sciare. Il pluricampione olimpico è protagonista di uno spot dell’Appennino Bianco, parte della campagna a cura di Apt Servizi Emilia-Romagna, che verrà trasmesso su Rai Sport, nel corso delle gare di Coppa del Mondo sia maschile che femminile, oltre che sui canali web e su altri media.

“Adesso ho anche tempo di salire in cima alla montagna con le pelli e nel percorso procedendo nella natura a passo d’uomo, si possono ammirare i boschi e vedere gli animali. Prima – racconta Tomba – sfrecciando a 80 o 100 km all’ora era difficile. Il nostro Appennino è come un’immensa palestra a cielo aperto, c’è una natura bellissima e varia, tante possibilità di sport per tutti – aggiunge – Lo scenario perfetto per rigenerare il corpo e la mente”. “Con la sua energia, spontaneità e grande determinazione sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – Alberto Tomba incarna al meglio lo spirito della nostra montagna e della sua gente”.

La Regione ha investito in questi anni “17 milioni di euro per le stazioni del nostro Appennino – spiega Corsini – soprattutto per l’acquisto e l’ammodernamento di nuovi impianti di risalita, ma non solo vocati al turismo invernale a cui si aggiungono ulteriori 13 milioni impegnati per un accordo di programma con la Regione Toscana, firmato con l’allora ministro Luca Lotti, che ha consentito di realizzare molti impianti. Auspichiamo che la neve si presenti puntuale per inaugurare la stagione 2024-25 nei nostri comprensori sciistici – conclude Corsini – che in questi anni, grazie ai finanziamenti regionali, hanno rinnovato impianti e strutture adeguandosi, per quanto possibile, al cambiamento climatico”.

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