lunedì, 23 Dicembre 2024

Trenitalia cambia l’offerta AV, Coesini scrive a MIT e FS, E-R: sbagliato penalizzare cittadini 

Trenitalia cambia l’offerta dei treni alta velocità dal 12 dicembre e per la Regione Emilia-Romagna queste modifiche, che in sostanza tagliano la fermata di Piacenza da una coppia di Frecce danneggia i pendolari del territorio.
“L’orario dei treni a lunga percorrenza nel piacentino non deve essere assolutamente modificato. È un servizio indispensabile per i pendolari della zona, dato che non è possibile inserire in quella tratta treni regionali, e infatti la Regione lo sostiene con un rimborso sugli abbonamenti alta velocità che arriva fino al 45%”. Lo ha affermato Andrea Corsini, assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, riassumendo i contenuti della lettera che ha inviato al ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e all’AD di Trenitalia, Luigi Corradi, per chiedere di cambiare o annullare le modifiche all’offerta treni a lunga percorrenza nel bacino di Piacenza previste dal cambio orario.
“È sbagliato e fuori luogo – sottolinea Corsini – penalizzare cittadini che utilizzano il trasporto pubblico quotidianamente per lavoro e studio che invece andrebbero agevolati e facilitati perché con la loro scelta fanno bene all’ambiente e aiutano la transizione ecologica”.
All’eliminazione della fermata di Piacenza da due Frecce si aggiunge, nota la Regione, anche la collocazione del treno Parma-Milano Centrale in arrivo alle 8.17 (2456) non più Milano Centrale ma a Milano Porta Garibaldi, un cambiamento non da poco per gli utenti, “con sensibile allungamento di tempi percorrenza in una fascia oraria particolarmente critica”. Nella lettera l’assessore evidenzia pure “grandi criticità anche sulla linea Bologna-Rimini sulla quale per i livelli di saturazione dell’infrastruttura non è possibile potenziare il servizio regionale, e di conseguenza quote significative di utenza ricorrono al servizio AV, non trovando adeguata risposta nelle fermate di Forlì e Cesena, per le quali chiediamo di aumentare le fermate dei treni a lunga percorrenza”.

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