Trieste, stazione Campo Marzio diventerà Museo nel 2027
16 Luglio 2025, 10:30
La storica stazione Trieste Campo Marzio diventerà il secondo grande Museo nazionale ferroviario del gruppo Fs, dopo Pietrarsa. L’investimento complessivo per la sua ristrutturazione ammonta a circa 24,5 milioni di euro. La stazione museo sarà pronta tra la fine del 2026 e i primi mesi del 2027. A fare il punto sui lavori, iniziati nel 2018, è stato oggi il direttore generale della Fondazione Fs Luigi Cantamessa, durante un incontro e un sopralluogo all’interno dell’immobile. Tra le opere principali in fase di realizzazione, la ricostruzione della grande copertura, com’era in origine, in acciaio e vetro.
Lo spazio – è stato spiegato – sarà multifunzionale e ospiterà anche un bar ristorante panoramico, un albergo e il museo ferroviario rinnovato, mentre il piazzale di stazione sarà armato con quattro binari di cui uno elettrificato, che consentirà l’arrivo di treni di lusso come l’Orient Express, ma anche di convogli del passato.
“Dobbiamo ringraziare la Fondazione FS – ha sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – perché la riqualificazione di tutto questo non è semplicemente quella di uno stabile, ma garantisce un miglioramento di un’area importante della città, e anche di una ferrovia e una stazione storica che dà un valore aggiunto enorme. Un progetto di altissima qualità perché tutto l’immobile sarà in realtà polivalente, utilizzato per più servizi e sarà – ha concluso Fedriga – un nuovo punto di riferimento per la città”.
“Il progetto della stazione museo di Campo Marzio sarà un unicum in Europa, una stazione totalmente dedicata al traffico dei treni storici, dei treni turistici. Immaginiamo l’Orient Express arrivare qui, sotto questa ricostituita enorme volta, e i viaggiatori scendere, trovare un albergo in tema ferroviario e un ristorante-caffè sopra, a dominare tutta la città, e ancora plastici, oggetti ferroviari e un museo che racconta la storia di Trieste decennio dopo decennio, con le vicende politiche che questa città ha vissuto dal punto di vista storico, e che hanno portato i binari un po’ in Italia, un po’ in Austria, e oggi un po’ in Slovenia – ha detto Luigi Cantamessa, DG generale della Fondazione Fs italiane – Sarà una stazione davvero internazionale – ha sottolineato – qui un treno turistico per Vienna troverà sicuramente il suo habitat naturale. Qui transiteranno ogni giorno migliaia di viaggiatori, che arriveranno col Settebello, con l’Arlecchino, con i treni che la Fondazione Ferrovie dello Stato ha restaurato in questi anni. Questi treni portano ricchezza – ha detto ancora Cantamessa – perché portano l’economia vera, quella sostenibile. Arrivare a Trieste senza auto da ogni città d’Europa, con un treno turistico, sarà possibile, entrando in questa meravigliosa rinnovata stazione”.
(photo credits @Ansa)