La mostra “Orient all inclusive, un viaggio nelle terre di levante sulle orme dell’impero austro-ungarico” fa tappa a Trieste. L’esposizione, organizzata nella città giuliana dalla biblioteca statale di Trieste, dal forum austriaco di cultura a Milano e dal Touriseum, è stata inaugurata presso la biblioteca statale alla presenza del direttore del Touriseum, Paul Rösch. “Orient all inclusive” fa conoscere ai visitatori il mondo esotico dell’oriente alla fine dell’ottocento. Il viaggio parte da Vienna e tocca la Bosnia, la Turchia, la Palestina e le piramidi sul Nilo. Già a quei tempi, nelle agenzie di viaggio europee era possibile prenotare un viaggio “tutto compreso”, che presentava le caratteristiche degli odierni pacchetti all inclusive. Si partiva senza denaro contante per un viaggio variegato, perfettamente organizzato, e si finiva in mondi costruiti appositamente per i turisti, distanti dalla quotidianità della gente del posto. Basti pensare che lo slogan pubblicitario di un’agenzia di viaggio dell’epoca prometteva “l’Egitto senza egiziani”. I moderni mezzi di trasporto, dall’Orient express al Lloyd austriaco e al piroscafo sul Nilo, consentivano alle classi benestanti di viaggiare in modo confortevole. L’esposizione illustra anche la presenza dell’impero austro-ungarico in oriente, attraverso i consolati e gli uffici postali aperti nell’ottocento, in piena epoca coloniale, ai quali i viaggiatori austriaci spesso e volentieri si appoggiavano. L’esposizione presenta degli oggetti esotici e particolari, dal casco coloniale alla mini-farmacia da viaggio, dalla tessera del pellegrino al narghilè e al tappeto da preghiera, alle fotografie d’epoca e alle stampe raffinate.