“Prima di organizzare il viaggio nel Friuli Venezia Giulia non sapevo vi fosse un borgo convertito in laboratorio per le arti, al confine con la Slovenia e in mezzo a un bosco, là dove la strada finisce insieme a tutto il resto. La sua esplorazione è stata la parte più intensa di tutto l’itinerario”. È il commento di Mirco Paganelli, giornalista e viaggiatore, per il nuovo episodio della web-serie ‘Un reporter in valigia’ nella stagione che, cominciata con Trieste, prosegue nelle Valli del Natisone.
Topolò era un borgo che alla fine del secolo scorso rischiava il declino a causa dell’abbandono. A metà anni novanta, Donatella Ruttar e Moreno Miorelli hanno fondato Stazione di Topolò, un laboratorio per tutte le arti che nel tempo ha accolto artisti da tutto il mondo, chiamati tra questi boschi a produrre performance ispirate al borgo stesso.
“Questa web-serie, soprattutto a seguito della pandemia, si dedica al turismo di prossimità e alla riscoperta delle bellezze vicino casa, perché solo conoscendo il patrimonio storico e naturalistico lo si può tutelare – ricorda Paganelli – A Topolò ho ritrovato questo stesso spirito. Durante la ‘Stazione’, i vari eventi non solo proiettano l’ospite in uno spettacolo per tutti i sensi, ma lo mettono in contatto col mondo e, in definitiva, con se stesso”.
Il viaggio proseguirà nei prossimi video con le Prealpi Giulie e la Carnia, per poi ridiscendere fino al mare.