È giallo sull’ulteriore crollo avvenuto nella giornata di ieri all’Anfiteatro Flavio. I vigili del fuoco sostengono, infatti, che altro pezzo tufo sia caduto dal monumento, ma da Rossella Rea, direttrice del Colosseo, arriva la smentita. “Non c'é stata alcuna nuova caduta dall'arcata del Colosseo – afferma – è una psicosi da crollo. È già successo in altre occasioni". La Rea parla del nuovo distacco di tufo come di una notizia falsa, mentre per i primi 2 episodi fa una distinzione.
Nel primo caso si tratta di “sbriciolamento di tufo da piccione”, confermando la causa della caduta di materiale già indicata domenica. Il cedimento dimostra, secondo la direttrice, l'urgenza dei lavori di restauro dei prospetti che inizieranno a marzo. Per quanto riguarda il secondo cedimento, per la Rea si tratta di un atto di puro vandalismo.
Intanto, l'area è già stata riaperta alle visite dei gruppi e dall’1 gennaio sarà disponibile per tutti. “Sono abbastanza preoccupato – dice Giovanni Puglisi, presidente della Commissione italiana per l'Unesco – è indispensabile e urgente intervenire per impedire che il Colosseo diventi come una grande groviera italiana. Quello che può fare l'Unesco é di mettere il sito nella lista dei siti in pericolo, non è mai capitato in Italia e spero non capiterà mai”.
Intanto i turisti continuano ad affollare il Colosseo, ignari dei crolli dei giorni scorsi.
