Ai Fori Romani ha preso il via il progetto pilota ‘Percorsi’ volto al superamento delle barriere architettoniche nelle aree archeologiche del Foro Romano e del Palatino. Nei giorni scorsi, infatti, è stato è stato attivato un ascensore, voluto dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e sostenuto dal Mibac, per consentire una fruizione dell'area a un numero più vasto di persone.
Il taglio del nastro dell'iniziativa è stato affidato a un testimonial d'eccezione, Carlo Verdone.
“Il problema delle barriere architettoniche – spiega l'attore romano – mi sta molto a cuore. Lo affrontai già nel 1993 in 'Perdiamoci di vista', con Asia Argento portando l'attenzione su una questione che forse fino a quel momento non era molto considerata. Quel film anticipava tanti problemi, in parte risolti. E questa è un'iniziativa molto importante: il Foro e il Colosseo ogni anno accolgono milioni di persone. Tra loro ci sono anziani, disabili, mamme con carrozzine, bimbi: noi dobbiamo cercare di trattarli bene".
Oltre all’ascensore sono stati presentati altri 2 progetti: il percorso pavimentato a basso impatto ambientale che si sviluppa lungo la Via Sacra verso la Casa delle Vestali, la Basilica di Massenzio fino all'arco di Tito, che sarà completato entro giugno e permetterà di passeggiare tra le rovine evitando ostacoli; e il nuovo assetto della rampa d'accesso al Palatino dall'ingresso di via San Gregorio, che ha consentito l'eliminazione delle scale e rappresenta il primo tratto dei futuri percorsi sul colle.