Sono sul piede di guerra gli autisti dei bus turistici di Roma dopo l’approvazione del nuovo regolamento del settore da parte del Comune. Ieri, molti torpedoni, in segno di protesta, si sono ritrovati in centro e hanno causato notevoli disagi al traffico soprattutto a Piazza Venezia, via Petroselli e sul lungotevere. Disagi tali che la polizia locale ha dovuto chiudere al traffico Piazza Venezia ai bus turistici consentendone solo l’uscita e ha identificato 13 autisti e altrettanti mezzi usati per la protesta.
All’origine della mobilitazione la delibera d’istituzione delle zone a traffico limitato per i bus e il nuovo regolamento per l’accesso e la circolazione degli autobus turistici che prevede di rendere off-limits il centro per i torpedoni.
“Il regolamento – spiega Linda Meleo, assessore alla Mobilità – prevede l’abbattimento della circolazione dei torpedoni davanti ai monumenti ma sono previsti nuovi posteggi per agevolare il flusso e il deflusso dei bus turistici. Non penalizziamo chi lavora”. Ma il segretario del sindacato Emet bus non è d’accordo: “Meleo dice che il Centro Storico dovrà essere accessibile solo a mezzi del trasporto pubblico con modalità alternative, ma salva la lobby dei bus scoperti prendendosela solo con i piccoli imprenditori. E dice che il centro storico dovrà essere accessibile solo al trasporto pubblico, ma la legge ribadisce che i pullman turistici sono proprio trasporto pubblico collettivo non di linea”.
Non è preoccupata la sindaca Virginia Raggi che non teme un muro contro muro con gli operatori bus turistici. “Quello che Roma deve fare è pretendere un turismo di qualità. Stiamo lavorando per andare in una nuova direzione, il cambiamento deve essere visto come un’opportunità di crescita e sicuramente lo sarà”, ha detto.
Non usa toni concilianti Giancarlo Iacuitto, vicepresidente della Fiavet Lazio. “Il trasporto pubblico non può far fonte alle esigenze del turismo organizzato di gruppo. Le tariffe aumenteranno del 1.700%. Sarà molto difficile trasferire un rincaro tariffario così alto sul cliente finale o sul tour operator estero, visto che i contratti sono stati già firmati da un anno. Il turismo organizzato rappresenta il 30% degli arrivi, 2 miliardi di euro di fatturato in Italia e la maggior parte dei turisti vengono trasportati con bus turistici. Dopo un anno e mezzo di colloqui con il Campidoglio si è arrivati a una delibera il cui testo è stato reso pubblico solo oggi perché nessuno si è mai degnato di fornire a tutta la filiera del turismo romano un documento ufficiale su cui lavorare. Credo che si sia persa un’altra importante occasione per la costruzione di un progetto di turismo a Roma condiviso tra pubblico e privato”.