Franco Bonanini, presidente del Parco delle Cinque Terre, è stato arrestato insieme al sindaco di Riomaggiore, Gianluca Pasini, nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla squadra mobile di La Spezia e coordinata dalla procura spezzina per una serie di reati contro la pubblica amministrazione. Secondo quanto si apprende, le accuse vanno dall' associazione a delinquere alla truffa ai danni dello Stato, dal falso all'abuso d'ufficio. Già a primavera, sulla scorta di alcune denunce e lettere anonime, erano state effettuate le prime perquisizioni di uffici comunali, del Parco e di alcuni professionisti privati collegati a pratiche edilizie. Le indagini poi sono proseguite senza altri apparenti atti fino agli arresti che sono stati effettuati stamani poco dopo l'alba. Tra i reati contestati a Bonanini anche l'associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e alcuni episodi di concussione.
A poche ore dalla notizia dell'arresto nei confronti di Bonanini, sono arrivate le prime stupite reazioni di ambientalisti e politici. "A lui si deve – ha commentato il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza – in questi ultimi quindici anni, il rilancio delle Cinque Terre, che da realtà marginale e destinata al degrado sono diventate luogo d'eccellenza riconosciuto a livello internazionale. "Stupore e sconcerto" sono stati espressi dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo mentre Angelo Berlangieri, assessore regionale ligure al turismo, ricorda che Franco Bonanini ha lavorato gratuitamente per tre anni "per amore e passione della sua terra" in qualità di presidente della agenzia regionale di promozione turistica.
Franco Bonanini, presidente del Parco delle Cinque Terre dal 1999, cioè da quando è stato costituito, dopo che nel 1997 l'Unesco ha inserito le Cinque Terre nel Patrimonio dell' Umanità. Già sindaco di Riomaggiore e responsabile della promozione turistica in Liguria, è anche membro della giunta esecutiva di Federparchi e del Direttivo Nazionale di Legambiente. Alle Cinque Terre Bonanini è soprannominato 'il faraone' per il grande carisma che ha accumulato nel tempo con la sua attività: da tutti gli viene riconosciuto il merito di aver salvato dal degrado l'area costiera, attraverso la creazione del parco, che riceve innumerevoli attestati internazionali per la politica di sostenibilità ambientale.