venerdì, 22 Novembre 2024

Consiglio regionale a Malpensa sul futuro dello scalo

Formigoni: l’aeroporto cresce ma per Penati non è intercontinentale

Si è riunito in un hangar della vecchia ditta Caproni, trasformato in museo del volo, il consiglio regionale della Lombardia per discutere l'attuale situazione dell'aeroporto di Malpensa e le prospettive per il futuro. La trasferta del consiglio è stata voluta dal presidente Davide Boni. Del resto, anche il governo nazionale aveva annunciato un'iniziativa analoga dopo l'abbandono di Alitalia che ha spostato il 90% dei voli a Fiumicino, ma l'annunciato consiglio dei ministri non si è mai tenuto. "Il significato di questo consiglio – ha spiegato Boni – è quello di creare una vicinanza ad una infrastruttura che negli anni ha subito un dehubbing da parte di Alitalia e la lontananza del governo nazionale. Siamo arrivati noi, e questo è il segnale che vogliamo dare. Dobbiamo far sapere agli altri che per noi Malpensa è importante e chi vuole investire sappia che la Regione è interessata e la considera prioritaria". Il presidente della Regione Roberto Formigoni ha invece sottolineato la crescita dell'aeroporto nonostante l'abbandono di Alitalia: "Malpensa sta crescendo alla faccia di tutti coloro che ci vogliono male e che preconizzavano la sua morte". Al termine della discussione il consiglio ha scelto di rinviare la discussione a un ulteriore approfondimento in commissione per arrivare ad una risoluzione il più possibile condivisa sul futuro di Malpensa e sulle azioni necessarie per lo sviluppo del sistema aeroportuale. Polemica però la maggioranza: "oggi si è consumato un tradimento verso la Lombardia e i lombardi – ha attaccato Filippo Penati (Pd) – si è cercato di buttare il fumo negli occhi da parte della Lega e del Pdl e della stessa giunta regionale dicendo che siccome è aumentato un po' il traffico rispetto alla grande perdita del 2008, allora tutto va bene. Si è cercato – ha concluso Penati – di coprire il fatto che Malpensa, dopo 2 anni di governo Berlusconi e le promesse di Bossi e Berlusconi che sarebbe tornato ad essere un grande aeroporto intercontinentale, in realtà non collega né Milano né la Lombardia né il nord Italia con gli altri continenti".

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