lunedì, 2 Dicembre 2024

Prosegue l’impegno del FAI per Palazzo Moroni a Bergamo

Il FAI–Fondo per l’Ambiente Italiano ETS rinnova il suo impegno a favore di una maggiore inclusività e accessibilità culturale, estendendo a sempre più luoghi speciali il progetto ‘Bene FAI per tutti’ dedicato a persone con disabilità intellettiva e avviato nel 2016 per permettere a tutti i visitatori di vivere pienamente e senza difficoltà i Beni della Fondazione. Nel 2024 si aggiunge Palazzo Moroni, nel cuore della Città Alta di Bergamo, portando a dodici il numero di Beni FAI interessati dal progetto.

L’iniziativa – ideata e realizzata dall’équipe di Museo per tutti dell’associazione L’abilità Onlus e resa possibile grazie al prezioso sostegno di Viatris, azienda globale che opera nell’ambito della salute – negli anni ha coinvolto sempre più Beni del FAI in tutta Italia, e per ognuno di essi è oggi possibile scaricare dal sito www.benefaipertutti.it apposite guide in linguaggio semplificato, costantemente aggiornate grazie a un importante lavoro d’équipe multidisciplinare, che ha visto all’opera l’équipe di Museo per tutti e il personale del FAI.
Si tratta di testi in linguaggio Easy to read e in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) arricchiti con fotografie, illustrazioni e mappe, che rendono la visita un’esperienza inclusiva e piacevole e che permettono agli ospiti e ai loro caregiver (genitori, insegnanti, accompagnatori) di familiarizzare con i luoghi e apprenderne la storia, rimuovendo le barriere di tipo cognitivo che impediscono loro di essere parte attiva della visita.

Da nord a sud della Penisola, i Beni del FAI che rientrano attualmente nel progetto sono Villa Necchi Campiglio a Milano, Villa e Collezione Panza a Varese, Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), Negozio Olivetti a Venezia, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), Torre e Casa Campatelli a San Gimignano (SI), Villa Gregoriana a Tivoli (RM), Bosco di San Francesco ad Assisi (PG), Casa Noha a Matera, Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce, Giardino della Kolymbethra ad Agrigento e, da oggi, Palazzo Moroni a Bergamo.
Per tutti questi luoghi sono stati creati specifici percorsi di visita – da svolgere in autonomia o con il personale del Bene, singolarmente o per piccoli gruppi – pensati in ottica inclusiva, nell’idea che le competenze di ciascuno possano essere valorizzate in un contesto di apprendimento cooperativo.

“Per il FAI, il progetto ‘Bene FAI per tutti’ è oggi più che mai cruciale: i temi dell’inclusione e dell’accessibilità, da sempre parte integrante della nostra missione, sono diventati essenziali per ampliare le opportunità di visita e rendere la bellezza e la cultura accessibili a tutti. Dal 2016, anno in cui il progetto è stato avviato in collaborazione con l’Associazione L’abilità Onlus, oltre 1.200 persone con disabilità cognitive, insieme ai loro caregiver, hanno visitato i nostri Beni”, ha detto Come spiega il Direttore Generale FAI Davide Usai.

“Le guide in linguaggio facilitato che abbiamo realizzato per Palazzo Moroni insieme allo staff del FAI aprono le porte alle persone con disabilità intellettive per accompagnarle alla scoperta di un palazzo nobiliare cittadino, dove si intrecciano la sfera pubblica e privata non facile da raccontare a questo tipo di pubblico – afferma Carlo Riva, Direttore di L’abilità Onlus e ideatore di Museo per tutti – Questo continuo equilibrio tra la dimensione abitativa e quella più museale e di rappresentanza si respira nelle pagine illustrate dei materiali realizzati per questo imponente palazzo. Nelle guide abbiamo descritto con grande cura sia le decorazioni originali, come i dipinti presenti nella Sala dell’Età dell’Oro, sia gli arredi aggiunti successivamente, in armonia con l’identità dello spazio. È un viaggio nel tempo e negli ambienti che, in un intenso lavoro educativo, abbiamo raccontato in pagine dove gli occhi e la mente dei bambini e degli adulti con disabilità intellettiva si attivano per imparare ad osservare, e soprattutto comprendere, la bellezza della storia e dell’arte con più stimoli che il palazzo presenta in contemporanea: affreschi, dipinti, mobili, funzioni delle sale e giardino”.

Grazie al rinnovato sostegno di Viatris, che per il terzo anno consecutivo supporta il progetto, nel 2024 siamo riusciti a rendere Palazzo Moroni accessibile a un pubblico più ampio. Un grande risultato, reso possibile grazie a questa preziosa collaborazione, che ci auguriamo possa continuare negli anni a venire.

 

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