martedì, 24 Dicembre 2024

Bit Milano, arrestato ex assessore al turismo Prosperini

Avrebbe pagato tangente per truccare gara d’appalto per stand

Nuovo provvedimento di arresti domiciliari per Pier Gianni Prosperini, l'ex assessore regionale al Turismo già incappato in passato in una vicenda di tangenti. E' accusato di corruzione e false fatturazioni. Il provvedimento gli è stato consegnato a casa dove è già 'ristretto' dopo una precedente inchiesta che lo portò in carcere nel 2009 e che nel processo lo vide patteggiare una pena di 3 anni e 5 mesi per altre mazzette. Secondo l'accusa, nel novembre di due anni fa, Prosperini avrebbe ricevuto 10 mila euro da Luca Spagnolatti, imprenditore valtellinese. Una tangente modesta per 'truccare' una gara d'appalto e far assegnare all'imprenditore la progettazione, la realizzazione e la fornitura a noleggio di stand in occasione della Bit, per una spesa, da parte dell'assessorato, allora guidato da Prosperini, di circa 300 mila euro.
Nell'inchiesta sono finiti anche altre due persone, ai tempi collaboratori dell'ex assessore e per i quali è stata chiesta una misura interdittiva (la sospensione dall'incarico), sulla quale il giudice deciderà dopo il loro interrogatorio.
Uno è Roberto Lambicchi, alto dirigente della direzione generale "giovani sport e turismo" al quale è stata contestata la truffa aggravata ai danni della Regione per irregolarità nella promozione televisiva turistica.
L'altra, Isabella Molina, funzionaria dello stesso assessorato (ora dirigente in Consiglio regionale), accusata di corruzione, per aver affidato a una società la realizzazione di una brochure promozionale, da distribuire sempre durante la Bit, ricevendo a Natale 2007 un orologio del valore di 2 mila euro. Quest'ultima, inoltre, come si legge dell'ordinanza del gip, "sollecita e riceve favori" da un imprenditore del settore turistico per favorirlo in varie iniziative, facendosi in cambio "pagare" una serie di "soggiorni" in alberghi milanesi di super lusso, dove almeno una volta se non di più, come risulta dagli atti dell'inchiesta, è stata in compagnia.
Inoltre è indagata anche una giovane russa che, per mille euro, pagati dalla Regione, avrebbe dovuto fare la hostess alla Bit dove invece non si è presentata.

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