venerdì, 27 Dicembre 2024

Marche puntano ad essere regione dei teatri: 60 Comuni firmano protocollo candidatura Unesco

Le Marche puntano al riconoscimento Unesco come ‘regione dei teatri storici’. Delle oltre 160 strutture esistenti a fine Ottocento, oggi ne restano 62, restaurate con un ambizioso programma protrattosi per anni, quasi tutte ancora attive, a parte qualcuna ferita dal sisma del 2016: dai teatri di maggiori dimensioni dei capoluoghi di provincia a quelli più piccoli delle città medie, fino alle ‘bomboniere’ dei centri minori. Un insieme unitario, pressoché unico per il numero e uniformità di diffusione.  I teatri marchigiani sono già entrati nella tentative list o lista propositiva con un altro gruppo di progetti italiani.
Al Teatro dell’Aquila di Fermo, sindaci e i 60 rappresentanti di altrettanti Comuni hanno firmato un protocollo di intesa per la presentazione della candidatura del sito ‘Teatri Storici delle Marche’ nella lista del patrimonio mondiale Unesco, la prima candidatura promossa da una Regione.
“Una candidatura in cui il ministero della Cultura crede tanto” ha detto la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, collegata da remoto. Per il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l’assessore regionale Giorgia Latini, “le Marche sono la terra dei teatri gioiello, un’unicità di questo territorio che va riconosciuta a livello internazionale”.     Un riconoscimento non solo simbolico, ma che avrà ricadute sul turismo e sull’economia locale.
Acquaroli ha sottolineato l’importanza del progetto anche per la volontà di fare rete di 60 Comuni diversi superando ogni campanilismo. Per l’assessore Latini, “non si tratta solo di luoghi di cultura, la loro presenza così diffusa sul territorio regionale , in centri piccoli, a volte piccolissimi, dimostra che sono anche elementi identitari delle nostre comunità e come tali ancora utilizzati”.

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