Agli stranieri piacciono le Marche. A confermarlo l’Ufficio Studi di Confartigianato Marche che ha analizzato i dati dell’Osservatorio regionale. I dati evidenziano che nell’ultimo anno le presenze dei turisti nella regione sono aumentate dell’1,4% trainate dal + 4,3% degli stranieri; +0,8% gli italiani. Tra gennaio ed ottobre 2014 le Marche hanno registrato 11,5 milioni di presenze di cui il 17,9% è rappresentato da stranieri.
La provincia più visitata è quella di Pesaro Urbino con 3.012.853 presenze (di cui 2.382.654 italiani; 630.199 stranieri), a seguire Ancona con 2.767.219 presenze, Macerata con 1.982.116, Fermo con 1.900.252, Ascoli Piceno con 1.841.707.
Confartigianato sottolinea come i turisti generino sul territorio regionale un impatto economico stimato in quasi 1,3 miliardi di euro, di cui il 67,9% per spese di alloggio e ristorazione (612,8 milioni spesi nelle strutture ricettive, 196,2 milioni in ristoranti e pizzerie e 69 milioni in bar caffè e pasticcerie) ed il restante 32,1% agli altri settori (158,8 milioni circa nell’agroalimentare, 94,3 milioni nell’abbigliamento e calzature, 76,4 milioni per attività ricreative, culturali e di intrattenimento.).
Tra le motivazioni che concorrono alla scelta della vacanza nelle Marche vi è il desiderio di relax, la presenza risorse attrattive di pregio, ambientali, artistiche e culturali, enogastronomiche.
“La crescita di turisti stranieri – sottolinea Giorgio Cippitelli, segretario di Confartigianato Marche – è un buon segnale per le attività imprenditoriali connesse al turismo. Ormai c’è una nuova figura di turista che vuole riscoprire l’identità del territorio di vacanza in tutti i suoi aspetti: non solo quello paesaggistico, ma anche culturale, delle tradizioni, enogastronomico. Risulta vincente un’offerta turistica integrata che valorizzi l’ambiente, l’arte e la storia senza dimenticare le tradizioni artigiane”.