giovedì, 14 Novembre 2024

Aeroporti italiani perdono quasi 3 mln di pax nel 2013, pesa AV

Secondo anno di flessione per il traffico aeroportuale italiano, confortato però da un quarto trimestre con flusso di passeggeri in crescita del 1,20%. Lo dicono i dati di Assaeroporti secondo cui, nel 2013, nei 38 scali monitorati sono transitati oltre 144 milioni di passeggeri, quindi circa 2.740.000 passeggeri in meno rispetto al 2012 (-1,9% rispetto al 2012).
Analogamente si riscontra una riduzione del 6% del traffico complessivo dei movimenti aeromobili, pari a 90.147 movimenti in meno rispetto al totale annuo di 1.424.729.   
Fiumicino si conferma al primo posto per traffico passeggeri, seguito da Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo e Venezia. In tale contesto, il sistema aeroportuale romano rappresenta il 28% del traffico passeggeri in Italia.
Come in altri Paesi del Sud Europa, l'andamento del trasporto aereo in Italia è stato condizionato da una forte esposizione ai fenomeni macroeconomici, nonché ad una peculiare flessione dei vettori tradizionali (a partire da Alitalia), non più capaci di garantire una diffusa presenza nella rete aeroportuale italiana, a favore dei vettori low cost e dalla crescente concorrenza del treno ad alta velocità su alcune importanti rotte del Paese.   
Tuttavia – rileva Assaeroporti – tre sono gli aspetti che consentono di nutrire una "moderata fiducia nel futuro in termini di traffico aereo": il forte decremento del traffico domestico è stato compensato da una sostanziale tenuta del traffico europeo e da una certa vivacità del traffico extra-europeo; l'anno si è chiuso con progressivo recupero del flusso passeggeri; la crescita del settore cargo.

 

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