giovedì, 2 Maggio 2024

Ridimensionamento Linate, pareri opposti tra Sea e Alitalia

Per Bonomi spostare traffico a Malpensa sarebbe una risorsa anche per la compagnia

Botta e risposta tra Sea e Alitalia sul ridimensionamento di Linate. Per il presidente della società di gestione degli scali milanesi, Giuseppe Bonomi, è un'ipotesi auspicabile. "L'introduzione di un nuovo modello di traffico sullo scalo di Linate è senz'altro auspicabile per lo sviluppo del sistema del trasporto aereo italiano", afferma Bonomi, spiegando che "un diverso assetto del traffico di Linate non è stato inserito nel nuovo piano industriale della società in vista dell'Ipo, come opzione principale di sviluppo, per il semplice motivo che tale decisione non appartiene alla società di gestione aeroportuale". E anzi per Bonomi "può rappresentare una risorsa anche per la stessa Alitalia, tant'é vero che l'opzione principale per il risanamento della compagnia aerea, come originariamente prevista nel cosiddetto 'piano Fenice', riguardava proprio il drastico ridimensionamento dell'aeroporto di Linate".
Un'affermazione che invece per l'ex compagnia di bandiera è priva di ogni fondamento. "Il Piano Fenice del 2008 – ricorda la compagnia aerea – non ha mai previsto l'ipotesi di due hub, ma lasciato aperta l'individuazione fino ad una certa fase, in funzione della scelta del partner. La scelta di Malpensa era stata ipotizzata per il solo caso in cui il partner fosse Lufthansa e a condizione che ci fosse un ridimensionamento di Linate. Oggi che il partner di Alitalia è il gruppo Air France/Klm e l'hub di Alitalia è Fiumicino, l'ipotesi Malpensa è fuori discussione. Resta poi che un aeroporto non può funzionare come hub se un vettore non lo sceglie come tale e Alitalia ha già chiaramente segnalato a Sea di non aver intenzione di abbandonare l'hub di Roma e ricrearlo a Malpensa. Per Sea e Milano si tratterebbe quindi solo di una diversa ripartizione del traffico tra Linate e Malpensa, aeroporto quest'ultimo che tra l'altro è diventato base di un vettore low cost, cosa che lo rende ancora meno conveniente per un vettore come Alitalia". 
Ma la società guidata da Bonomi replica anche a questa dichiarazione: Sea prende atto che "le strategie industriali dell'ex compagnia di bandiera sono dettate da Air France/KLM che hanno il legittimo interesse a feederare, attraverso Linate, i propri hub di Parigi e Amsterdam". "L' alibi della compagnia lowcost su Malpensa – prosegue Sea in una nota – non regge perché easyJet vola su tutti i principali hub europei dove le compagnie di riferimento sono in grado di reggere la competizione creata dal mercato. Milano ha tutto il diritto ad avere un aeroporto che le permetta di collegare i suoi cittadini direttamente con tutto il mondo. Per ragioni strutturali questo aeroporto non può essere Linate".

News Correlate