martedì, 5 Novembre 2024

Torna l’allarme droni a Londra, Heathrow paralizzato per un’ora

Rispunta l’allarme droni a Londra: dopo il caos natalizio innescato all’aeroporto di Gatwick dai presunti e misteriosi avvistamenti di dicembre di piccoli velivoli manovrati da terra, ieri sera è stata la volta di Heathrow. Un’emergenza ridimensionatasi a differenza della prima in un’ora scarsa, almeno per il momento, ma destinata a riaprire interrogativi e perplessità sulla sicurezza e il controllo degli affollatissimi cieli della capitale britannica.
Il fantasma è tornato a materializzarsi poco prima delle 18 locali (le 19 in Italia), sulla scia di testimonianze concordanti di persone che affermavano di aver scorto il profilo di un drone nelle vicinanze dello spazio aereo di Heathrow. La risposta è stata immediata, con la decisione dei responsabili dello scalo di sospendere “come misura precauzionale” tutti i decolli per “prevenire qualsiasi minaccia alla sicurezza operativa” dei voli. Una decisione accompagnata dal rituale messaggio di scuse agli utenti per “i disagi” che neppure il successivo via libera alla ripresa delle partenze ha peraltro spazzato via, data l’inevitabile coda di conseguenze.
Le indagini sono state affidate a Scotland Yard, intervenuta al fianco degli agenti della polizia aeroportuale dopo aver raccolto direttamente alcune denunce. Ma per ora non è chiara la natura dell’incidente, né il credito della potenziale minaccia: “Continuiamo a monitorare la situazione”, è il refrain.
La seconda allerta nel giro di un mese rappresenta motivo di serio imbarazzo delle autorità del Regno incapaci finora di far luce sul caos scatenatosi fra il 19 e il 21 dicembre a Gatwick: quando una serie di presunti avvistamenti mise in ginocchio l’aeroporto per 36 ore di fila, paralizzandolo del tutto e lasciando a terra 140.000 passeggeri nel pieno delle partenze per le vacanze natalizie. Un flop monumentale completato dall’epilogo quasi comico delle indagini, dopo l’evocazione mediatica di fantomatici terroristi o di ombre russe, con l’arresto e il successivo rilascio con tante scuse di una coppia di inglesi di mezza età: un appassionato di modellismo e sua moglie.

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