sabato, 20 Aprile 2024

La pandemia giova a Italianway; 163 mila notti vendute nel 2021

A due anni dall’inizio della pandemia, Italianway, guidata da Marco Celani specializzata nel turismo in appartamento, si conferma il primo operatore sul mercato italiano degli affitti brevi, per numero di case contrattualizzate (circa 2500), destinazioni coperte (oltre 280) e notti prenotabili complessivamente (650mila).

Il network Italianway, che vanta 8500 letti disponibili ed è composto da 130 tra franchisee e partner professionali, ha registrato nel 2021 un totale di circa 29mila prenotazioni, 90mila ospiti ed oltre 163mila notti vendute (+83% rispetto al 2020 quando le notti vendute erano state 89mila). Italianway ha chiuso il 2021 con un turn-over di circa 21milioni, +140% rispetto al 2020 in cui il giro d’affari si era fermato a 8,5 milioni. Dall’analisi delle prenotazioni e dei volumi di traffico della piattaforma, emerge che il 2022 sarà caratterizzato dalla corsa, già partita, a prenotare ville isolate full optional anche e soprattutto in chiave di ‘protezione’ da covid.

“La nostra analisi – commenta Celani – è che si tratti di un trend attraverso il quale i viaggiatori cercano di scongiurare le incognite e gli stop and go a cui la pandemia ci ha abituato creando una sorta di bolla nella villa in affitto condivisa con uno o due altri nuclei familiari o con coppie di amici. Anche a causa della pandemia le ricerche, soprattutto quelle dei viaggiatori stranieri che stanno tornando, in particolar modo dal Nord Europa ma anche dall’America, si sono fatte più sofisticate: si cercano più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare business e vacanza ed è per questo che l’offerta rappresentata dal network Italianway, che ha saputo diversificare offrendo soluzioni di tutte le tipologie di case e destinazioni, ci sta dando grandissime soddisfazioni. La pandemia ha reso i viaggiatori più esigenti anche per quanto riguarda l’alloggio – aggiunge Celani – ed è per questo che la percentuale della spesa dedicata dal turista alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza rispetto al 17 % degli anni scorsi”.

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