venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra Ucraina, sos dei TO: subito ristori e prolungare cig

16 tour operator italiani, tra i più importanti, nell’incoming e outgoing dalla Federazione Russa e Paesi di lingua russa, hanno scirtto una lettera sia al governo, cioè al premier Mario Draghi, e ai ministri Luigi Di Maio, Massimo Garavaglia e Daniele Franco, che alle associazioni di categoria, affinchò si facciano portatori del problema che stanno vivendo gli operatori specializzati sui mercati turistici di riferimento inseguito all’invasione dell’Ucraina e alle dure sanzioni nei confronti dei cittadini russi.

Tutti noi – esordisce la missiva – da tanti anni lavoriamo sui mercati russi e di lingua russa dove abbiamo investito risorse umane e finanziarie per conquistarci la clientela che ha contribuito notevolmente ad accrescere il Pil nazionale e l’economia del nostro Paese, nonché a fare conoscere le bellezze, la storia, l’arte, le tradizioni e l’enogastronomia di tante città e località italiane.

Dopo due anni di pandemia, quando le frontiere con la Federazione Russa e con i Paesi di lingua russa erano rimaste chiuse impedendoci di lavorare, adesso la drammatica situazione di guerra tra Russia e Ucraina ci ha dato un colpo definitivo.

Augurandoci che questa guerra finisca al più presto soprattutto per porre fine alle immani sofferenze delle incolpevoli popolazioni civili, segnaliamo comunque i danni irreparabili al nostro settore e ai flussi turistici con questi Paesi. Da soli non riusciremo ad affrontare queste e enormi difficoltà ed è concreto il rischio della chiusura aziendale per molti di noi non potendo diversificare i nostri mercati di riferimento da un giorno all’altro.

Per questo chiediamo un intervento urgente e congruo da parte dello Stato.

È, innanzitutto, impellente prolungare la cassa integrazione per le nostre aziende fino al 31 dicembre 2022.

Ed è pure urgente definire azioni di ristoro per le nostre aziende sulla base del fatturato del 2019. Le nostre attività, infatti, si sono fermate con l’inizio della pandemia e, senza soluzioni di continuità, non sono mai riprese. Vogliamo, in tal senso, ricordare come solo dall’1 marzo siano state ristabilite le attività di programmazione con l’apertura dei flussi turistici coi Paesi extra Ue; tutto ciò, però, non ha interessato le nostre aziende poiché è contemporaneamente subentrata la crisi bellica.

Ovviamente, non è nostra intenzione intervenire o sindacare sulle tematiche di politica estera italiana o sull’opportunità delle sanzioni alla Federazione Russa decise in sede europea e italiana. Vogliamo solo fare emergere come la situazione venutasi a creare rischia di condannare alla morte economica certa decine di operatori italiani che negli scorsi anni hanno fortemente investito in questi mercati anche sullo scorta di forti sollecitazioni che venivano dalle istituzioni italiane ed europee.

A tal fine siamo a chiedervi di organizzare in tempi brevi un incontro, anche per il tramite delle nostre associazioni di categoria“.

Questi gli operatori firmatari della lettera:

Antonio D’Ettorre – Travel Inn di Terracina

Saverio Presutti – SudItaliaHotels di Ischia

Alfio La Ferla – Bts Tourism & Travel di Palermo

Secondina Ravera – Destination Italia di Roma

Nino Caronia – Norma Vacanze di Palermo

Simonetta Ricci – Iscra Viaggi di Genova

Marco Bongiovanni – Sardinia 360 di Baia Sardinia

Michela Assante – Wordwide Hotel Link di Venezia Mestre

Olga Sedegova – Elegant Tour di Messina

Nicola Asprella – Unique Esperience di Tramonti (SA)

Alfonso Adinolfi – Top World Travel di Salerno

Ernesto Gargiulo – Blue Welcome Travel di Sorrento

Nadja Coscia – Domizia Incoming di Baia Domizia

Claudia Piu – Veritaly Travel di Cagliari

Tatiana Makarova – MKT Viaggi di Genova

Viktor Sergeev – TezOro SrL di Cagliari

 

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