La crisi spagnola colpisce anche la catena alberghiera Paradores di proprietà del governo. Al termine di un lungo confronto con i sindacati e tre giorni di sciopero, è stato trovato un accordo per attuare un piano di ristrutturazione che prevede 350 licenziamenti e la chiusura di uno dei 94 alberghi (il Parador de Puerto Lumbreras, nella Murcia) quando inizialmente il piano prevedeva 644 esuberi (pari al 14% degli occupati) e la chiusura di 7 strutture. L'accordo prevede anche la chiusura stagionale di una trentina di istituti per un periodo di 2-3 mesi (contro i cinque stabiliti inizialmente), e misure di flessibilità, come la riduzione dell'orario di lavoro fino al 25% e l'eliminazione di alcune indennità. La catena dei Paradores, che ha una tradizione turistica di circa 80 anni, ha la particolarità di offrire dimore storiche, tra cui castelli, monasteri, palazzi nobiliari, ristrutturati con comfort moderni. Negli ultimi anni, a causa della crisi, la società ha denunciato un calo di clientela e un debito che nel 2012 ha raggiunto i 110 milioni di euro.