A Natale prenotazioni a +1,3%, trainano gli stranieri
19 Dicembre 2025, 12:31
ANSA/MATTEO CORNER ( generica, simbolica, Natale, albero di Natale, luci, vacanze di Natale )
Per le festività natalizie e di fine anno 2025/2026 il turismo in Italia si conferma su un sentiero di crescita, sostenuto soprattutto dalla domanda internazionale: le presenze complessive sono stimate in aumento del +1,3%, per un totale di circa 17,6 milioni. Il contributo più dinamico arriva dagli stranieri, attesi a +3,1% (8,1 milioni di presenze), con una quota di mercato che sale al 46% del totale. Gli italiani restano la componente maggioritaria del periodo, con 9,5 milioni di presenze previste e un andamento di sostanziale stabilità.
Secondo il monitoraggio realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti su un campione di 1.162 imprenditori della ricettività, il periodo potrebbe beneficiare anche delle partenze a ridosso delle festività: la domanda “last minute” potrebbe infatti rafforzare ulteriormente il quadro.
Tra le destinazioni, le città e i centri d’arte si confermano principali attrattori, anche grazie a un calendario ricco di eventi e manifestazioni culturali, con un incremento atteso del +2,7%. Segnali positivi anche per la montagna, prevista in crescita del +2,3%. In leggero aumento o stabilità le altre tipologie: località marine (+0,3%), rurali e di collina (+0,7%), laghi (+0,6%), termale (+0,7%).
Sul fronte dell’offerta, la variazione stimata premia in particolare l’extralberghiero (+2,2%), mentre per il comparto alberghiero la crescita attesa è del +1%. A livello territoriale, andamenti differenziati ma complessivamente positivi: Centro (+2%), Nord Ovest (+1,8%), Nord Est (+1%), Sud e Isole (+0,4%).
Per Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, “la destagionalizzazione prosegue e va consolidata, trasformando la domanda di questi mesi in un’opportunità strutturale per imprese e territori, ma soprattutto nel Mezzogiorno occorre accelerare su questo percorso. In questa direzione, certo, non aiutano i prezzi dei collegamenti Nord-Sud, che continuano a rappresentare un freno alla mobilità interna e alla piena valorizzazione delle destinazioni del Sud nel periodo delle feste invernali”.