giovedì, 19 Dicembre 2024

Altra mazzata per il turismo, associazioni chiedono indennizzi

“L’ulteriore giro di vite su tamponi e quarantena deciso dal ministro della Salute Roberto Speranza in relazione ai viaggi in Europa e la conferma delle chiusure sulle mete extra Ue rappresentano un’ulteriore mazzata per il settore del turismo organizzato che va indennizzato subito e in maniera congrua”. La denuncia è di  Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio.
“Nel frattempo, gli emendamenti al decreto Fisco-lavoro sulla Cig e sul tax credit affitti sono stati ritirati quando avrebbero aiutato le imprese a programmare e a non dover improvvisare. Dalla legge di Bilancio ci attendiamo adesso ciò che abbiamo chiesto anche in conferenza stampa – prosegue Gattinoni – proroga della Cig e del credito di imposta sugli affitti fino a giugno, rifinanziamento di 500 milioni del Fondo per agenzie di viaggi e tour operator. E poi la rimozione dello stop ai viaggi per turismo e interventi finanziari per il rimborso dei voucher. Insomma bisogna passare subito ai fatti perché lo scenario è sempre più drammatico. La notizia per cui gli Usa sconsigliano di viaggiare anche nel nostro Paese è infatti un ulteriore campanello d’allarme che dovrebbe farci capire quanto pesa una comunicazione eccessivamente allarmistica e spingere la politica ad agire immediatamente. Il turismo organizzato è al collasso e non c’è più tempo da perdere”, conclude il presidente di Fto.

Inoltre anche Confesercenti chiede che “la proroga dello stato d’emergenza preveda anche un prolungamento delle misure di sostegno per imprese e lavoratori dei settori ancora in crisi, a partire dal turismo. Il comparto è ancora in grave difficoltà, con prospettive in peggioramento a causa della ripresa dei contagi, ma l’accesso agli ammortizzatori sociali Covid finirà il 31 dicembre: un termine che va spostato almeno a giugno del 2022. Ad ottobre avevamo già sottoscritto, insieme alle altre organizzazioni nazionali delle imprese del settore turismo e ai sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS), un avviso comune per chiedere al Governo di assicurare ulteriori risorse a favore delle misure di sostegno per imprese e lavoratori, con particolare attenzione alla tutela dell’occupazione ed al finanziamento degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19. Il rischio è che imprese e lavoratori rimangano improvvisamente scoperti, anche in considerazione dell’incertezza legata ai tempi di operatività effettiva della nuova riforma degli ammortizzatori sociali. La riforma, che dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo primo gennaio, richiederà infatti l’attuazione di nuove procedure tecniche, il cui arrivo non sarà immediato. Per questo è indispensabile rinviare anche l’avvio della riforma, mantenendo per il 2022 l’attuale regime”.

Delusione esprime anche Luca Patané, presidente di Confturismo-Confcommercio: “E’ l’ennesimo colpo basso all’economia nazionale del turismo, un provvedimento emanato senza alcun preavviso, che ci allontana dall’Europa, i cui vertici reagiscono sbigottiti quanto noi. Siamo tra i paesi con i migliori risultati nella lotta alla pandemia eppure siamo anche quello con le maggiori restrizioni agli spostamenti internazionali, per i flussi intercontinentali e ora anche per quelli all’interno dell’Europa. Non possiamo sostenere oltre una situazione di questo tipo – conclude Patanè – Dopo quasi due anni di blocco per il turismo e decine di milioni di viaggi e presenze che continuano a mancare all’appello rispetto al 2019, le richieste di supporti specifici per il nostro settore vengono sistematicamente ignorate nei provvedimenti che il Parlamento sta esaminando in questi giorni, dal decreto fisco e lavoro alla legge di bilancio. Basta parlare di turismo come asset strategico dell’economia italiana per poi dimenticarsene regolarmente all’atto pratico”.

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