A 25 anni dalla legge 394 su parchi e aree naturali protette e mentre in Senato, in commissione ambiente, sono in votazione modifiche alla legge, ambientalisti, gestori di parchi e rappresentanti delle istituzioni e della cultura si riuniscono a Roma per presentare la ‘Carta di Fontecchio’ con una serie di proposte per un progetto “radicalmente diverso e rivoluzionario” . E lanciano l’appello a governo e parlamentari per uno stop alle modifiche: “si convochi la Terza conferenza nazionale sulle aree protette e si elabori un testo di ampio respiro, che dia alle aree protette italiane l’importanza che meritano”.
Frutto di un lavoro avviato due anni fa, la Carta di Fontecchio nasce dalla consapevolezza, condivisa dalla maggioranza delle grandi associazioni ambientaliste, “dell’opportunità di ricalibrare la Legge quadro 394/91, non solo sulla base dei nuovi e sempre più urgenti bisogni di tutela della biodiversità e dei mutamenti occorsi nella società, ma anche per trasformarla nell’importante tassello di un progetto radicalmente diverso e persino rivoluzionario, secondo un percorso ispirato e sostenuto anche dall’Enciclica Laudato sì”.