Soddisfatti a metà i vertici di Assobalneari Italia per l’estensione della validità delle concessioni demaniali per 15 anni. “Potremmo dirci soddisfatti – si legge in una nota dell’associazione – se non registrassimo una ingiustificata, immotivata sperequazione nell’azione del Governo Lega M5S che ha escluso dall’applicazione della Direttiva Bolkestein, modificando il testo del Dlgs n.59/2010 attuativo della direttiva in questione, il settore del commercio al dettaglio su aree pubbliche (della cui cosa non possiamo che compiacerci) e non le concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo, nonostante gli impegni e le promesse elettorali in tal senso.
Avremmo potuto diversamente parlare di un impegno concreto e fattivo del Governo e, in prima linea, del ministro Gian Marco Centinaio, nella risoluzione del problema che nel corso dell’ultimo decennio ha paralizzato gli investimenti e la produttività in un comparto vitale per l’economia italiana, come quello del turismo balneare.
La nostra posizione rimane comunque quella di sempre, l’eliminazione di inaccettabili disparità di trattamento tra gli stati membri della UE, tra l’Italia e chi come Spagna, Portogallo e Croazia, gode di più ampie garanzie di tutela delle imprese che operano sul demanio.
Avremmo potuto considerare quello raggiunto non un punto di arrivo ma di partenza, frutto di lunghe trattative, sul quale c’è stata un’importante convergenza anche da parte delle forze dell’opposizione. Quello di oggi non è un risultato che ci fa ben sperare alla luce di ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto. Ora però – conclude la nota – è indispensabile una legge di riordino complessiva del comparto che porti anche le concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo fuori dalle sabbie mobili della direttiva analogamente a quanto fatto per il commercio al dettaglio su aree pubbliche”.