lunedì, 23 Dicembre 2024

Balneari in allerta incontrano Barracciu

Nuovo appuntamento domani, martedì 28 ottobre, per discutere la questione delle concessioni demaniali e in genere tutte le questioni che riguardano il turismo balneare. All’incontro è prevista la partecipazione del sottosegretario al Turismo, Francesca Barracciu.

Un’occasione di confronto per il settore è stato il Salone Sun di Rimini Fiere in particolare durante gli ‘Stati Generali del turismo balneare’ che ha visto le principali associazioni di categoria confrontarsi sulle tematiche del settore, delle aste in materia dei concessioni demaniali alle norme che dovranno andare a regolamentare l’assegnazione, la durata, gli eventuali indennizzi e il valore dei canoni delle aree balneari.

Il problema si fa più concreto se è vero che circola un ddl a firma del sottosegretario Sandro Gozi che prevede che le nuove aste di aggiudicazione siano anticipate dal 2020 al 2017, per mettere fine a una situazione in conflitto con la direttiva Bolkestein.

Riccardo Borgo, presidente del Sib, ha chiesto di fare sistema e mettere al sicuro le imprese lavorando per “arrivare a un disegno di legge che tuteli gli operatori del settore”. Queste in sintesi le sue proposte: concessioni trentennali, riconoscimento del valore di mercato dell’azienda, uniformità nei criteri di assegnazione dei canoni.   

In una nota, qualche giorno fa, il Sib dell’Emilia-Romagna aveva denunciato di aver appreso a Roma che “c’è un disegno di legge destinato a cambiare in negativo le regole delle Concessioni balneari. Si parla di aste già dal 2017, per aggiudicarsi le fasce dell’arenile, che andranno a favore di chi farà maggiori investimenti e non a favore di chi invece gli investimenti li ha fatti da anni”.    Vincenzo Lardinelli, presidente dei balneari di Confesercenti, ha sottolineato la necessità di una posizione unitaria, ma anche l’imprescindibilità di portare in Europa la posizione italiana. Cristiano Tomei, Cna Balneatori, ha invece insistito sull’esigenza di proroghe come in Spagna e Portogallo e sulla necessità di equiparare le concessioni alle locazioni delle attività commerciali.    

 

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