“Il turismo deve essere considerato un’industria e come un’industria deve essere governata, con un piano strategico preciso e di ampio respiro che permetta di capire come si evolve la domanda e di conseguenza come deve essere configurata l’offerta e soprattutto per combattere ad armi pari con i competitor. E in questo piano di sviluppo è fondamentale l’accessibilità delle mete proposte ed è vitale che turismo e trasporti lavorino affiancati e integrati”. È quanto ha affermato Gianfranco Battisti, nuovo presidente di Federturismo Confindustria e direttore della Divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale e dell’AV Trenitalia.
“É stata un’estate molto positiva – dice Battisti – e a seguito della crisi del mercato nordafricano c’è stato quel fenomeno di ridistribuzione dei flussi internazionali in Italia, Spagna, Croazia, Grecia che venivano percepite come destinazioni più sicure. E poi in Italia c’è stato un aumento della domanda, anche interna, che si è spostata anche sulle cosiddette città minori che hanno vissuto quindi un’opportunità”.
“C’è grande aspettativa – spiega Battisti – per il piano strategico del turismo perché un Paese come l’Italia non può prescindere da un indirizzo. Come in una grande industria deve avere un piano da qui a 5-10 anni. La cosa che ho molto apprezzato è che di fatto questo piano ha capovolto la dinamica: è partito dal basso coinvolgendo tutto il territorio anche imprese e operatori sul campo. E tra i vari obiettivi ha quello di stimolare nuove forme di imprenditorialità”.
Altro punto chiave per Battisti è la riforma del titolo V: “Troppi enti a vario titolo hanno competenze sul turismo quando invece è necessario sul modello dei competitor avere una governance unica. Andare all’estero come regione, addirittura come provincia lo trovo una dispersione, andare come sistema paese che può spendere le proprio destinazioni anche legandole a dei grandi eventi quella è la strada giusta”.
In relazione ai trasporti Battisti sottolinea che “non ci sarà uno sviluppo del turismo se non si garantisce l’accessibilità. In questo piano strategico c’è un ruolo importante del Ministero dei Trasporti anche per aumentare la delocalizzazione e favorire i collegamenti verso le destinazioni minori non solo attraverso il treno. Bisogna portare i turisti a vedere tutte le bellezze d’Italia, bisogna fare fermate straordinarie, collegamenti ad hoc. Trasporto e turismo devono lavorare insieme, è fondamentale che siano un’unica grande realtà anche con delle operazioni di co-marketing”.