venerdì, 19 Aprile 2024

Canoni demaniali, balneari difendono l’emendamento della legge di stabilità

“Ancora una volta la confusione, la strumentalizzazione, il pressapochismo e la cattiva informazione cercano di impadronirsi di un giusto emendamento che è stato approvato in Commissione Bilancio e che speriamo sia definitivamente inserito nella Legge di Stabilità”. È quanto afferma Riccardo Borgo, presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio riferendosi all’emendamento che prevede, solo per chi entro il 15 novembre 2015 abbia avviato un contenzioso esclusivamente su questa materia, che siano sospesi tutti i procedimenti amministrativi di decadenza, revoca e sospensione delle concessioni demaniali fino al 30 settembre 2016 e che entro tale data si provveda al riordino della disciplina del calcolo del canone.

L’emendamento – aggiunge Borgo – coinvolge circa duecento imprese balneari, ubicate in tutta Italia, ormai sull’orlo del fallimento per non essere riuscite a pagare per intero canoni impossibili (e universalmente riconosciuti come tali) che riguardano le pertinenze demaniali. Quindi – sottolinea Borgo – nessuna sanatoria per abusi di qualsiasi natura, nessun attentato alla legalità e nessun favore al malaffare. Anzi l’emendamento in questione prevede che la sospensione dei procedimenti non sia applicata per i beni pertinenziali che siano oggetto di procedimenti giudiziari di natura penale”.

“Per quanto riguarda i problemi specifici di Ostia – conclude Borgo – che ribadisco nulla ha a che fare con questo emendamento e che rischia erroneamente di rappresentare tutta l’Italia balneare – auspichiamo che velocemente sia fatta luce e chiarezza su quanto di illegale e di abusivo ci possa essere lungo quel litorale. Gli operatori onesti di quella città non temono nessuna indagine e ribadiscono con forza che non sono assolutamente implicate con le infiltrazioni mafiose che hanno portato al commissariamento del municipio di Ostia”.

 

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