“Questo fondo – grazie alla sua durata triennale – permetterà a diversi proprietari di pianificare e realizzare i lavori di restauro necessari per poter aprire al pubblico la loro dimora, contribuendo a rendere sempre più sostanziale l’impatto del patrimonio culturale privato sullo sviluppo economico e sociale dei territori che le ospitano, soprattutto quando si tratta di aree interne. La continuità di questo Fondo, a partire dai Decreti attuativi che il Ministero della Cultura di concerto con il Ministero dell’Economia dovrà adottare, è fondamentale. Come sosteniamo da tempo, senza una strategia di investimenti a lungo termine non è possibile né migliorare la gestione del turismo nel nostro Paese, né supportare le tante piccole imprese artigiane oggi in difficoltà. Confidiamo che questo Governo e i successivi non cancellino tale fondo rendendo vani tutti gli sforzi messi in campo per dare vita a una collaborazione virtuosa tra il patrimonio culturale privato e quello pubblico”, ha concluso Di Thiene.
Dimore storiche, bene rifinanziamento fondo per restauro
Nella Legge di Bilancio 2025 è stato rifinanziato il Fondo per il restauro e per altri interventi conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico, prevedendo 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027. “Un piccolo segnale di interesse da parte del Governo e in particolare del Ministero della Cultura nei confronti dell’ampia filiera del turismo e delle piccole imprese artigiane che creano occupazione e sviluppo sostenibile nei territori in cui le Dimore Storiche sono collocate”, ha detto Giacomo di Thiene, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.