L’IBAR (Italian Board Airline Representatives) ha presentato uno studio sull’andamento dei flussi del traffico nel primo trimestre 2015 fornendo, così, dati inediti sia sulle attuali tendenze d’acquisto degli italiani e sulle effettive provenienze e destinazioni dei passeggeri.
A presentare i dati in una conferenza a Roma Umberto Solimeno e Luciano Neri, rispettivamente presidente e segretario generale dell’IBAR.
Il rapporto, che avrà cadenza trimestrale, offre una fotografia mai pubblicata con questo grado di dettaglio che si basa sull’analisi di un database di circa 14,3 milioni di biglietti aerei (di cui circa 4,5 milioni per viaggi intercontinentali) emessi annualmente in Italia, per un valore complessivo leggermente superiore ai 3,5 miliardi di euro.
I valori indicati nel rapporto rappresentano il numero, espresso in migliaia, dei biglietti venduti da/per le singole destinazioni attraverso la rete delle circa 2500 agenzie affiliate alla IATA . Non sono inclusi gli acquisti effettuati direttamente sui siti web delle singole compagnie aeree, mentre sono incluse le transazioni effettuate sui siti delle OLTA (Portali di vendita online).
Nel panorama intercontinentale il numero dei biglietti acquistati nel primo trimestre 2015 è sostanzialmente in tenuta (-1,2%), mentre si registra un calo del 4,1% per quanto riguarda le tariffe medie.
Con una crescita del 3,5% , l’ Asia (in particolar modo Asia continentale e Sud-Est Asiatico) è al momento l’area geografica che riscuote il maggiore interesse nel mercato italiano, anche grazie ad un’offerta molto vasta ed alla agguerrita concorrenza che ne deriva.
Nord e Sud America, che pur risentono in questo periodo di un andamento valutario non favorevole , mostrano una sostanziale tenuta sui volumi di acquisti nel nostro Paese a cui peraltro fa da contraltare un aumento dei flussi verso l’ Italia.