Incendio Heathrow, rimborsi sì o no per i passeggeri coinvolti?
venerdì, 21 Marzo 2025
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Il caos scoppiato all’aeroporto londinese di Heathrow ha portato alla cancellazione di numerosi voli anche con destinazione o partenza Italia, coinvolgendo un numero enorme di connazionali che dovevano rientrare nel nostro Paese. Lo afferma RimborsoAlVolo, che sta registrando la cancellazione di diversi voli previsti per o da Londra con destinazione Milano, Venezia, Roma, Bologna e Napoli.
“La normativa stabilisce che le tutele per i passeggeri previste in caso di cancellazione o ritardi prolungati si applicano anche ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, qualora la compagnia aerea sia comunitaria – spiega RimborsoAlVolo – Lo scoppio di un incendio rientra nelle cause di forza maggiore non imputabili alla responsabilità delle compagnie aeree, ma anche in questi casi i diritti dei viaggiatori devono essere garantiti dai vettori. In caso di cancellazioni e ritardi prolungati le compagnie devono garantire assistenza ai passeggeri, sotto forma di pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti, trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa, due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica. Se l’assistenza non viene garantita e il passeggero ha dovuto pagare i pasti, le bevande, i taxi o gli hotel, la compagnia aerea deve rimborsare le spese sostenute, purché ragionevoli e appropriate: a tal fine è bene conservare tutte le ricevute attestanti tali spese”.