venerdì, 19 Aprile 2024

L’Anci scommette sul decreto Cultura e oggi firma l’intesa con il Mibact

Aprire al mercato per rilanciare il turismo e la cultura. Favorire il mecenatismo e ottimizzare le risorse, nazionali e comunitarie. E ancora, sveltire la messa in pratica del recente Decreto Cultura, spingendo verso una piena sinergia tra i diversi livelli istituzionali. Sono questi i punti cardine del confronto in programma oggi, nel corso dell’assemblea Anci organizzata a Roma. 

“Bisogna uscire dalla logica dell’assistenzialismo e aprirsi al mercato – spiega l’assessore di Napoli Gaetano Daniele – oltre a prevedere combinazioni di esenzioni fiscali, nazionali e locali, o mutui a lunga scadenza con tassi agevolati. Se riusciamo ad incrociare tutto questo con quanto di buono c’è nel decreto Cultura, il settore riuscirà a rifiorire”.   

Del decreto Franceschini parla anche l’assessore di Bari Silvio Maselli, che considera il provvedimento “molto interessante anche se è uno strumento solamente regolatorio: la vera chiave di volta del decreto – rimarca – sarà nella sua attuazione finanziaria. Per questo è importantissimo che si comprenda la necessità di utilizzare i fondi già disponibili oggi, sia a livello nazionale che comunitario”.    

“Con il protocollo tra Anci e ministero – commenta l’assessore alla Cultura di Torino, Maurizio Braccialarghe – si prende finalmente atto che i Comuni sono e restano il vero motore per favorire lo sviluppo di cultura e turismo sul territorio e si rilancia il loro ruolo centrale”. 

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