venerdì, 22 Novembre 2024

Le dimore storiche chiedono riduzione della pressione fiscale

“Un regime fiscale più favorevole per la gestione delle dimore storiche: serve ridurre le aliquote comunali, abbattere e ridimensionare Imu e Tari, condizionando gli sgravi ad investimenti”. Così l’Associazione Dimore Storiche Italiane parlando delle richieste fatte al Governo e agli enti locali durante la presentazione a Firenze di uno studio sull’incidenza delle “dimore storiche” sul sistema economico della Toscana dove ci sono 3.000 edifici vincolati.

“Da una riduzione dell’imposta unica comunale del 30% per le dimore storiche della Regione Toscana – è stato detto – emerge l’ipotesi di un possibile extra-gettito fiscale di quasi 7 milioni di euro”.  

“L’analisi – ha spiegato il presidente di Adsi Toscana, Bernardo Gondi – ha dimostrato che il sistema delle dimore toscane è un attore fondamentale dell’economia regionale”, pari a una grande industria guardando il dato aggregato. Ma “gli oneri e i costi che gravano sugli immobili vincolati – ha detto Gondi – sono insostenibili, per questo è necessario intervenire con misure urgenti, nella forma di un regime fiscale più favorevole”. 

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