L’Italia riparte insieme allo sport. Lo scorso 6 maggio il Senato ha confermato il via libera definitivo alla legge per i Giochi Invernali del 2026, un segnale più che positivo per il nostro Paese e la nostra montagna. Anche ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari) ha accolto con gioia la notizia, seppure in un momento delicato come quello attuale, in cui dal Governo ancora non giungono decreti che consentano la riapertura degli impianti.
ANEF, che negli scorsi giorni ha lanciato un appello chiedendo che il settore non venga abbandonato, avrà un ruolo strategico fondamentale in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina (6-22 febbraio 2026) e successive Paralimpiadi (6-15 marzo).
L’assegnazione da parte del CIO a Milano-Cortina, dopotutto, è stata in parte anche merito delle varie categorie, tra cui albergatori, negozianti, ma soprattutto impiantisti. In un momento in cui il futuro inizia a riapparire più luminoso, è fondamentale che il Governo sostenga il comparto garantendo la riapertura degli impianti già da questa estate, perché solo con un’economia e uno sviluppo forte si potrà garantire il futuro della montagna e dunque l’ottima riuscita dei Giochi Invernali.
“Gli investimenti in occasione delle Olimpiadi – ricorda la presidente Valeria Ghezzi – dovranno essere duraturi per il territorio. Da sempre la priorità di noi impiantisti è far crescere la montagna nel segno della sostenibilità attraverso la creazione di lavoro e favorendo l’economia locale. Ecco perché vogliamo impegnarci affinché il lascito olimpico più prezioso sia una consapevolezza diffusa della necessità di tutelare le nostre montagne e le loro comunità residenti e di sviluppare politiche e buone pratiche orientate alla valorizzazione delle potenzialità inespresse, in un’ottica di crescita economica e, soprattutto, sociale. La montagna italiana aspetta da tempo questi interventi”.
I territori su cui si disputeranno i Giochi coinvolgeranno tre regioni (Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige). La storica capacità di ANEF di fare rete sarà un ulteriore vantaggio, così come lo è stata nella scelta dei membri del CIO che, lo scorso 24 giugno, assegnando i giochi a Milano-Cortina hanno voluto premiare un progetto caratterizzato dai costi contenuti, dal fatto che tanti impianti di gara sono già pronti, e da un’elevata sostenibilità.
“Milano-Cortina 2026 unirà le Alpi italiane con una grande metropoli come Milano – afferma la Ghezzi – ma anche con città come Verona, Bolzano, Trento. Quella che appare come una distanza geografica è, in fondo, il motore che unisce e collega le realtà imprenditoriali e sportive già esistenti sul territorio”.