“Come Associazione Dimore Storiche Italiane stiamo seguendo con estrema attenzione i tavoli aperti dal Mibact, Dario Franceschini, e dalla sottosegretaria, Lorenza Bonaccorsi, convinti, come lo sono loro, che cultura e turismo potranno davvero essere il settore in grado di fare riprendere il più velocemente possibile l’economia italiana”, ha detto Giacomo di Thiene, presidente Nazionale di ADSI.
In questi giorni anche i proprietari delle dimore storiche private – che in Italia rappresentano circa il 17% del patrimonio immobiliare storico-artistico italiano soggetto a vincolo – si sono attenuti alle disposizioni delle autorità, annullando eventi e chiudendo ville, masserie, castelli, ma anche parchi, giardini e tenute agricole solitamente aperti al pubblico.
“Le dimore storiche italiane costituiscono un polo di attrazione e un volano per l’economia dei territori – ha ricordato di Thiene – in particolare al di fuori dei grandi centri abitati. Ci auguriamo che il senso di responsabilità dimostrato da tutti, a partire dai cittadini, in questi giorni sia stato utile nell’attività di contenimento del contagio, dando quindi la possibilità di riaprire questi siti a tutti. Concordo pienamente con quanto, in queste ore, stanno dicendo in molti, a partire dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala: la cultura è vita”.