Sulla scia del successo della 'gara' per diventare capitale europea della cultura nel 2019, con venti città in corsa, il Governo ha pensato di "far nascere nel prossimo provvedimento urgente la capitale italiana della cultura". Lo ha spiegato il presidente del Consiglio Enrico Letta intervendo in video agli Stati generali della cultura di Milano. Letta ha spiegato che per sceglierla nascerà una "Commissione con i maggiori rappresentanti culturali del Paese" che deciderà fra i progetti presentati dalle varie città. Sarà un modo anche "per stimolare i privati". Il premier infatti ha spiegato che vorrebbe vedere privati che non finanziano "solo la squadra di calcio locale, o di basket o di pallavolo" ma anche la cultura. "Vorremmo provare a far sì – ha aggiunto – che già nel 2014 ci sia una capitale italiana della cultura". E la data per un'iniziativa di questo tipo dovrebbe essere quella del 27 maggio, cioè del giorno in cui la mafia nel 1993 mise la bomba in via dei Georgofili a Firenze. Così sarebbe una "giornata simbolo, della ricostruzione, del rilancio, della cultura".
L'idea è piaciuta al ministro dei Beni culturali e del turismo Massimo Bray, secondo cui si tratta di "un progetto importante per la crescita e per gli investimenti che arriva dopo il decreto Valore Cultura". Bray ha quindi ribadito che il Governo "sta lavorando con la consapevolezza che cultura e turismo siano un volano per il rilancio del Paese, grazie ad un modello di sviluppo sostenibile che deve tutelare e valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico".