domenica, 17 Novembre 2024

L’Italia Creativa vale 47 mld e rappresenta il 2,9% del pil

Cultura e creatività valgono in Italia 47 miliardi di ricavi l’anno, il 2,9% del pil, e danno lavoro a 1 milione di persone, il 4,5% cioè della forza lavoro. E’ la fotografia che emerge dallo studio ‘Italia Creativa’ realizzato da Ernst & Young con le principali associazioni di categoria, guidate da Mibact e Siae. L’analisi è stata presentata a Milano alla presenza del ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, oltre a molti esponenti dell’industria.

L’Italia ha fatto “uno straordinario lavoro per la tutela e per la valorizzazione del patrimonio che i nostri padri ci hanno lasciato”, ha affermato Franceschini, ma allo stesso tempo “abbiamo investito poco sul presente”, con investimenti non sufficienti sui giovani “negli anni”. “Oggi abbiamo fatte scelte molto diverse”, con 114 milioni di fondi europei messi per l’industria culturale e creativa e con la carta per i diciottenni che “spinge il consumo culturale”, ha ricordato.

L’analisi EY evidenzia anche alcune sfide, come quella della competitività italiana nel mondo e o quella dell’innovazione e del digitale. La cultura può essere poi un’occasione per i giovani: il 41% degli occupati del comparto hanno tra 15 e i 39 anni, contro una media che nel paese per questa fascia d’età è solitamente del 37%. Tra i nodi da risolvere, infine, si segnala quello della remunerazione della creatività sui canali digitali. Secondo un recente studio Siae, viene ricordato, gli intermediari tecnici (come aggregatori di contenuti e motori di ricerca) generano ricavi per 5 miliardi in Europa e 369 milioni in Italia, e di questi quasi nulla arriva ai produttori di contenuti.

 www.italiacreativa.eu/settore/scarica-lo-studio 

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