Il Louvre nel 2017 ha superato la sogli degli 8,1 milioni di visitatori, 700 mila in più rispetto al 2016, l’anno nero del terrorismo. Ma il vero exploit è quello del National Museum of China che con poche presenze in meno (8.062.000) rispetto al blasonatissimo collega francese svetta di colpo al secondo posto della classifica mondiale 2017 stilata dal Giornale dell’Arte con The Art Newspaper, lasciandosi alle spalle il Met di New York.
Bene anche i Musei Vaticani che festeggia le 400 mila presenze in più che gli valgono la riconquista del 4° posto (un anno fa erano scivolati al quinto, superati dalla National Gallery di Londra). Nella top 100, dove da sempre figurano alcuni dei più importanti musei italiani, dagli Uffizi a Castel Sant’Angelo, entrano alla grande il Complesso Museale del Duomo di Siena (31), Palazzo Reale di Milano che ha ospitato tra l’altro la grande mostra di Caravaggio (71) e finalmente la Reggia di Caserta, complici forse pure le domeniche gratuite lanciate dal Mibact (100).
L’Oriente si fa spazio, sgomitando anche ai danni delle istituzioni più storiche. Nella lista dei primi dieci le variazioni sono minime. Soffrono un po’ i musei londinesi (anche qui la paura del terrorismo può aver fatto la sua parte) con il British Museum che scivola dal terzo al quinto posto e la National Gallery che dal quarto precipita all’ottavo. Escluso il Reina Sofia di Madrid, che con 3,8 milioni di visitatori si deve accontentare dell’11° posto, in discesa come il Prado che con 2,8 milioni è 18° (era al gradino 14). Intanto si fa strada il Tokyo Metropolitan Art Museum, che entra al 21° posto, così come il Museum National de Antropologia di Città del Messico, che con 2 milioni 336 mila presenze è 24°, seguito al 30° da un altro museo cittadino, il Museum National de Historia (2.135.465).
E se a Firenze gli Uffizi perdono una posizione scendendo al 26° posto e la Galleria dell’Accademia ne cede due (al 37° con 1,6 milioni), un destino analogo al museo dell’Acropoli di Atene (1,5 milioni di visitatori, è 40° nel 2016 era al 36° posto, guadagna invece 11 posizioni il National Museum of Western Art di Tokyo, 43° con 1,4 milioni di visitatori. Quanto alla classifica italiana, i primi posti sono gli stessi di sempre, al top gli Uffizi, con 2 milioni 235 mila visitatori, seguiti dalla Galleria dell’Accademia di Firenze e dal Museo di Castel sant’Angelo, primo dei romani. Tra i siti archeologici domina il Colosseo, da sempre il monumento più gettonato, che nel 2017 ha sfondato il muro dei 7 milioni di visitatori, seguito da Pompei con 3 milioni 418 mila (anche qui oltre un milione in più rispetto a pochi anni fa) e a sorpresa dalla Valle dei templi di Agrigento con 867 mila. Guardando ai 32 super musei voluti da Franceschini (quelli a gestione autonoma) in testa c’è sempre l’Anfiteatro Flavio, seguito dal complesso Uffizi, Pitti, Boboli (3 milioni 825 milioni) e poi da Pompei e dalla Galleria dell’Accademia. Agli ultimi posti la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia (59 mila visitatori) e il Parco dell’Appia Antica (48 mila) con tutta probabilità penalizzato dalla mancanza di uffici e personale.
La classifica valuta anche chiese, abbazie e complessi museali: qui dominano i toscani, primo assoluto il Duomo di Siena con 2,1 milioni di visitatori, seguito a distanza dal Duomo di Firenze (725 mila) e da Santa Maria Novella (450 mila).