Musei statali a rischio chiusura il 1 maggio e nella Notte dei musei del 18 maggio. Ma non solo. Un problema sindacale rischia di far saltare tutto il programma di aperture straordinarie previste per il 2013. Sono i sindacati dei beni culturali a denunciare la situazione in una lettera che nelle prossime ore verrà inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso, il presidente del consiglio Mario Monti, i ministri della cultura Ornaghi, dell'economia Grilli e della pubblica amministrazione Patroni Griffi.
Nella lettera, firmata dalle varie sigle sindacali del Mibac, si punta il dito sugli Organi di Controllo accusati di aver di fatto disdettato gli accordi integrativi che da anni garantiscono le aperture prolungate dei siti culturali o le aperture straordinarie dei musei, definendoli illegittimi, "sulla base di una valutazione formale delle procedure di stipula degli accordi stessi, fondata su discutibili interpretazioni ideologiche della vigente normativa in materia di regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti pubblici".
Nel 2013, "in queste condizioni, non saremo più in grado di garantire il programma di aperture straordinarie e di ampliamento dell'offerta dei servizi ai livelli attuali", scrivono quindi i sindacati . Da qui l'appello a presidente e ministri per "un autorevole intervento" che porti al "necessario ripristino di condizioni minime di rispetto della dignità dei lavoratori e delle loro rappresentanze democratiche".
"E' una cosa gravissima – sottolinea il segretario Confsal Unsa Giuseppe Urbino – mai successa negli ultimi venti anni e così cittadini e turisti, quest'anno saranno costretti a visitare solamente musei civici e privati".
