Il numero chiuso sarà presto inevitabile nei luoghi italiani di maggiore interesse culturale, per far fronte al crescente afflusso di turisti. La pensa così Antonio Paolucci, ex ministro del Mibact, ex sovrintendente a Firenze ed ex direttore dei Musei Vaticani. Secondo lo storico dell’arte “non si potrà fare altrimenti. Ci sono diversi luoghi e spazi, in Italia, che sono di fatto attrattori enormi, attirano fiumane di persone in arrivo da tutto il mondo. Al crescere di queste fiumane, ad un certo punto bisognerà necessariamente porre dei limiti: e allora, verranno attivati dei contapersone, e quando le persone saranno troppe, dei numeri chiusi”, ha spiegato Paolucci.
Una prospettiva, secondo Paolucci, destinata ad avverarsi “presto”: e questo perché “se è vero che l’industria del turismo di massa è quella che tira di più al mondo e cresce con percentuali altissime anno dopo anno, continuerà con questo trend, il numero chiuso rapidamente diventerà inevitabile. Per adesso, al netto di variabili al momento imprevedibili, lo scenario che ci aspetta è questo”.