Italiani in fuga dalla cultura e investimenti sempre più in calo. E' l'allarme lanciato dal Rapporto Annuale Federculture 2013 'Una strategia per la cultura. Una strategia per il Paese'. Dunque non è un caso che il budget del ministero dei Beni culturali si sia ridotto di quasi un miliardo di euro in dieci anni (oggi è di 1,5 miliardi lo 0,20% del bilancio dello Stato), mentre le previsioni per il triennio 2014-2016 parlano di un ulteriore calo a 1,4 miliardi, nonostante al Mibact sia stata affidata anche la competenza sul turismo.
Meno risorse anche per i Comuni (-500 milioni dal 2003) dove le amministrazioni sono vincolate anche dal patto di stabilità. Roma, ad esempio, per il 2014 prevede tagli alla cultura del 30-50%. In totale, dal 2008 ad oggi i fondi per la tutela del patrimonio sono più che dimezzati passando da 165 milioni e mezzo a poco più di 75 milioni. Non va meglio con gli investimenti privati: dal 2008 -28% nelle sponsorizzazioni e -40,5% nelle erogazioni bancarie.
E secondo il Rapporto Federculture, il ritardo della situazione italiana riguarda anche la digitalizzazione dei nostri musei: solo il 3% ha applicazioni per smartphone e tablet, il 6% audioguide per la visita e il 13% un catalogo on line.