martedì, 26 Novembre 2024

La Bit nell’anno di Expo: dal luxury allo sport passando per il digitale

La vera eccellenza dell’Italia è l’Italia stessa. E’ una risorsa e, quando si traduce in turismo, un’industria che, per fortuna, non è delocalizzabile e che si fonde, per essere attrattiva irresistibile, con il food, il fashion il design. Parte da qui la nuova filosofia della prossima Bit, 35a edizione (a fieramilano a Rho da giovedì 12 a sabato 14 febbraio 2015), quella dell’anno di Expo.

Con un percorso espositivo sempre più delineato per consentire di raccogliere appieno il trend che vede l’avanzare del turismo di lusso che cresce a doppia cifra, e quello specializzato (lo sportivo, il culturale, l’enogastronomico) come parte sempre più consistente del turismo mondiale.    

Al tradizionale leisure, con uno spazio riservato alla cultura e l’enogastronomia italiana, Bit 2015 – presentata oggi a Milano – affiancherà dunque un’area dedicata al mice, uno spazio d’élite per il segmento luxury, che si amplia con l’arrivo di nuovi operatori da Lombardia e Toscana. Tutto nuovo anche Destination Sport, uno spazio dedicato ai piccoli operatori  che offrono pacchetti sportivi.

“Tra le tante novità – annuncia Cristina Tasselli, direttrice di Bit – nell’auditorium del Centro servizi e congressi, organizzeremo il Primo congresso internazionale del turismo, con moderatori di grande importanza con Gianni Riotta de la Stampa e William Ridgers de l’Economist che avrà due approfondimenti; uno sul mice e uno sul luxury, per il quale proporremo anche il primo osservatorio di questo settore.

Infine, Bit2015 rilancia anche sul digitale. “Mi piace l’idea che la nuova Bit si basi sull’internazionalità e sul digitale –  ha detto Tommaso Vincenzetti, Marketing and business development Amadeus Italia -. E proprio sul digitale noi vogliamo spingere con due tematiche; ovvero il Customer Journey, ovvero come si comporta il consumatore di viaggi oggi, e il Turismo e il Mobile, da info-commerce a e-commerce, perché il sorpasso da laptop a mobile per l’ecommerce è già avvenuto”.

Alla prossima edizione sono attese oltre 2.000 aziende, che incontreranno più di 1.500 buyer italiani e internazionali e 3.000 giornalisti. Tra i buyer spiccano 50 operatori cinesi: e non è un caso che Bit2015 abbia deciso di partire proprio con l’operazione Bit China per lanciare Bit in the World.

 

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