lunedì, 23 Dicembre 2024

Turismo radici, a Matera torna Roots-in: focus su formazione

Torna Roots-In, Roots Tourism International Exchange. La fiera internazionale di riferimento del turismo delle radici torna a Matera
il 20 e il 21 novembre, dopo il successo dello scorso anno e alla vigilia del 2024 dichiarato ‘Anno delle radici italiane nel mondo’.

“Roots-In – dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè – rappresenta un importantissimo momento di confronto per un segmento turistico, quello delle radici, che – interessando oltre 60 milioni di viaggiatori e generando una spesa annua prevista di circa 8 miliardi di euro – costituisce senza alcun dubbio una leva strategica dell’industria, in quanto favorisce, tra l’altro, la rivitalizzazione degli splendidi
borghi italiani e la destagionalizzazione dei flussi”.

“Il 2024 sarà un anno di eventi e iniziative che saranno portate avanti grazie alla rete che abbiamo creato in questi mesi di preparazione. Per tutto il turismo ma ancor di più per quello delle radici non ci si può limitare solo a un bel albergo ma bisogna creare operatori che sappiano accogliere al meglio questo tipo di viaggiatori che non possono tornare a casa senza completare quell’esperienza che è cominciata già a casa tanti anni fa con i racconti nostalgici dei propri avi” dice Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto Turismo delle Radici presso la Direzione Generale Italiani all’Estero del ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, che ha anche assicurato gli sforzi del ministero nello sveltimento delle procedure per i visti. De Vita ha poi annunciato che a Matera il 21 novembre si svolgerà la riunione del tavolo tecnico sul Turismo delle Radici, tra tutti i soggetti che hanno contribuito alla genesi del progetto Pnrr su questa tipologia turistica.

“Il mondo custodisce tanti frammenti dei nostri ricordi, delle nostre memorie, delle nostre famiglie che occorre recuperare. Un patrimonio di identità e valore che si traduce anche in un’occasione di sviluppo del sistema turistico italiano. Gli italiani residenti all’estero e gli italo
discendenti sono un bacino di potenziali viaggiatori fondamentali per lo sviluppo dell’Incoming”, dice Ivana Jelinic, ceo di Enit che ricorda l’impegno delle 26 sedi estere dell’Ente che sono come antenne che intercettano desiderata, esigenze e bisogni di quei Paesi.

“La ricerca delle proprie radici familiari e la conoscenza diretta dei luoghi di origine – spiega Antonio Nicoletti, direttore generale di Apt Basilicata – sta diventando un’esigenza sempre più urgente da parte degli italiani di seconda, terza e quarta generazione sparsi per il mondo. Tra le novità di questa seconda edizione di Roots-In la presenza di tanti nuovi buyer (da Argentina, Brasile, Messico, Usa, Austria,
Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Svizzera, Gran Bretagna, Spagna e Francia) e di nuovi Paesi di provenienza, come ad
esempio quest’anno l’Australia”.

Innovativi anche i Lab, veri e proprio laboratori, “dove – spiega Nicoletti – ospiteremo esperti del settore del marketing turistico, esperti del mondo della ricerca e dell’università, analisi e esperti della ricerca delle origini, parleremo di marketing, comunicazione, ricerca e anche di tecnologia, ci sarà anche un passaggio interessante sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella customer journey del turista di ritorno”.

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