Aigle Azur, seconda compagnia aerea francese a rischio fallimento, ha ricevuto 14 offerte di possibili acquirenti ma nessuna di esse “è allo stato delle cose praticabile” e devono essere “migliorate”: lo ha fatto sapere la compagnia, che ha ancora 13.000 passeggeri a terra in vari aeroporti. In pole position per un acquisto parziale, Air France.
“Le offerte ricevute – ha fatto sapere la società – sono tutte da perfezionare e non praticabili al momento”. Resta incerto il futuro dei 1.150 dipendenti della compagnia, specializzata nelle rotte da e verso l’Algeria. Nella serata di ieri, il sottosegretario ai Trasporti, Jean-Baptiste Djebbari, aveva parlato di “dichiarazioni di intenti e offerte parziali” arrivate sul tavolo della società, citando in particolare “quelle di Air France o quella di Gerard Houa”, attuale azionista di minoranza di Aigle Azur, che – secondo lui – “preservano la grande maggioranza dei posti di lavoro”.
Con i libri in tribunale, sull’orlo del fallimento definitivo, Aigle Azur non è in grado portare avanti nessuna delle sue attività, né di risarcire i clienti né di assicurare il rimpatrio dei passeggeri rimasti a terra e il cui volo è stato annullato. “Sui 19.000 passeggeri in difficoltà al momento più grave di questa crisi – ha precisato Djebbari – ne restano a terra ancora 13.000, 11.000 dei quali su voli con l’Algeria, 600 su voli con il Mali. Poi passeggeri da e per il Portogallo, la Russia, il Libano, qualcuno con il Brasile, l’Ucraina e il Senegal”.
In pista oltre a Air France, sarebbero scese in pista anche easyJet, Vueling e il Gruppo Dubreuil, proprietario di maggioranza di Air Caraibes. In particolare la compagnia spagnola Vueling punterebbe agli slot d’atterraggio di cui Aigle Azur dispone a Parigi Orly (9800 slot orari all’anno).